«Accelerare l’ingresso di nuove unità mediche, dare sostegno all’impegno degli operatori del pronto soccorso e dedicare una dirigenza all’ospedale che è sotto pressione per la stagione estiva e strategico per un’intera area». È questo – si legge in una nota stampa – il messaggio del presidente del Consiglio regionale del Lazio Daniele Leodori che ieri mattina ha voluto visitare, in forma ‘privatà, l’ospedale Riuniti Anzio-Nettuno raccogliendo l’invito di cittadini e di alcuni amministratori locali. «È evidente – ha aggiunto Leodori – che la struttura è oggi più che mai stressata da una stagione estiva che riversa sul litorale migliaia di turisti e che nonostante alcune criticità sta portando avanti un lavoro straordinario con il personale medico e paramedico che però ha bisogno di nuove energie». «Per questo mi auguro che a breve la struttura possa ricevere nuovi sostegni professionali a cominciare dal vertice sanitario per cui è necessario una risorsa dedicata completamente al Riuniti. Così, sfruttando la deroga autorizzata dalla Regione Lazio, va ampliato l’organico sanitario proprio per affrontare nel migliore di modi le esigenze di un ospedale complesso come è quello di Anzio. Infine, ma è la vera trincea salvavita di una grande area, il pronto soccorso che in queste settimane è sottoposto a un grande lavoro e che necessita di un sostegno e di un’attenzione particolari da parte dell’Azienda sanitaria per sopperire ad alcune criticità che sta vivendo un reparto senza dubbio fondamentale per la salute dei cittadini. Sono certo – ha poi concluso – che al più presto si darà sostegno alle tante professionalità che ogni giorno lavorano con grande passione per offrire servizi di livello, anche in situazioni di emergenza». Resta sorprendente che il Presidente del consiglio regionale del Lazio che ha approvato i tagli, scopra oggi delle sofferenze dell’ospedale del litorale, purtroppo comuni ad altre strutture della Regione e che solo a fine luglio ci si ricordi della necessità di fronteggiare il superlavoro legato alla stagione estiva. E mentre si parla di medici nessun cenno, da Leodori si fa alla richiesta avanzata da febbraio dai vertici dell’ospedale, che chiedono 12 nuovi infermieri per “sopravvivere”.