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Ospedale, passerella di politici al presidio e polemica

Continua il Presidio permanente presso l’Ospedale di Anzio da parte di Fratelli d’Italia, Sovranità Anzio e Nettuno, Noi con Salvini e Città futura. Ed è iniziata anche una “passerella” politica in zona. Mentre nei giorni scorsi l’ex consigliere comunale di Nettuno Carlo Eufemi ha mediato per un incontro tra i manifestanti e il Direttore generale della Asl Fabrizio D’Alba da tenersi martedì ad Albano (mediazione declinata dal Presidio che chiede un incontro in Ospedale) il consigliere Aurigemma ha promesso una visita per il prossimo lunedì, Adriano Palozzi si è detto pronto a fare da mediatore e ieri poco dopo le 14 è arrivato Giancarlo Righini che ha firmato la petizione per salvare l’ospedale (1200 le firme già raccolte tra cui molti medici e infermieri in servizio nella struttura sanitaria). “Il sistema della sanità regionale va completamente rivisto – ha detto Righini – in questo modo si nega alla popolazione il servizio. Mi impegnerò per tutelare questa struttura. Chiederò un incontro proprio a Zingaretti per illustrare la situazione che si vive ad Anzio, perché nessuno possa poi dire che non sapeva”.

Una presenza che tuttavia, non ha convinto tutto il Presidio che, infine, ha emesso un duro comunicato stampa. “Ci rifiutiamo categoricamente di stendere il tappeto rosso per consentire alla politica della Regione Lazio di ottenere foto da copertina da poter utilizzare in campagna elettorale. L’apparizione di trenta minuti del Consigliere Regionale del Lazio Righini non sia un cliché che altri esponenti scelgano di utilizzare in questa struttura. 25 minuti sotto al gazebo, cinque all’interno della struttura. È questo quello che persone votate dai cittadini e pagate profumatamente con fondi pubblici considerano la propria missione? Ci auspichiamo che chi tra gli esponenti politici che sceglieranno di visitare l’ospedale dedichi il proprio costoso tempo per visitare tutta la struttura per potersi rendere conto delle condizioni disumane in cui sono trattati degenti e personale sia medico che sanitario. Troviamo altresì vergognoso che il Presidente Zingaretti, titolare della delega alla Sanità, faccia finta che sia tutto nei limiti dell’accettabile. I vertici regionali del suo partito che scelgono i nostri lidi come luogo di vacanza, ripongano per mezza giornata il costume da bagno nel cassetto ed entrino nella struttura per rivestire, almeno per qualche ora, i panni della gente comune, quella che permette loro di avere uno stile di vita ben oltre la media dei ricoverati. Il presidio continua senza soluzione di continuità e vede l’affiancamento continuo di nuovi volontari provenienti dalle più disparate estrazioni”. Intanto hanno riaperto, dopo la chiusura forzata per l’assenza del personale, i reparti accorpati di chirurgia, ortopedia e otorino.