E’ il consigliere grillino di Area Metropolitana Emanuele Dessì a scrivere al Commissario prefettizio del comune di Nettuno Raffaela Moscarella per fare chiarezza sulla vicenda del rinvio a giudizio del dirigente comunale Gianluca Faraone. “Gentile Commissario – si legge nella missiva – con riferimento alla recentissima notizia del rinvio a giudizio dell’ex sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta e l’attuale dirigente comunale Gianluca Faraone con l’accusa di abuso d’ufficio (i due andranno a processo il 7 ottobre prossimo per al vicenda relativa alla nomina a direttore generale dello stesso Faraone all’inizio del 2010), si chiede di valutare l’opportunità – ai sensi e per gli effetti delle leggi vigenti ed in particolare in base al “codice di comportamento dei dipendenti delle pubbliche amministrazioni” (D.P.R. nr.62 del 16/04/2013) – di procedere all’avvio dei conseguenti procedimenti sanzionatori/disciplinari nei confronti del dirigente in oggetto indicato; di valutare l’opportunità – tenendo già conto delle risultanze “giudiziario ordinarie” e “giudiziario-contabili” in merito al complesso e grave quadro emerso dalle indagini delle competenti autorità – di avviare (qualora non già fatto) le procedure per la costituzione di parte civile del Comune di Nettuno nei confronti dei responsabili. Considerando che l’art.3 del richiamato D.P.R. nr.62/2013, al primo comma recita “… il dipendente osserva la Costituzione, servendo la Nazione con disciplina ed onore e conformando la propria condotta ai principi di buon andamento e imparzialità dell’azione amministrativa. Il dipendente svolge i propri compiti nel rispetto della legge, perseguendo l’interesse pubblico senza abusare della posizione o dei poteri di cui è titolare…”, diventa imprescindibile la sempre più sentita esigenza dei Cittadini di risposte da parte dei “servitori dello Stato” che, al momento, hanno la responsabilità dell’amministrazione comunale nettunese. La ringrazio quindi per la cortese attenzione che intenderà dare alla presente e Le porgo i miei più cordiali saluti”.