Home Politica Anzio, Nettuno e le mille Leghe di Salvini

Anzio, Nettuno e le mille Leghe di Salvini

Il nome di Matteo Salvini oggi “tira”. In tanti, tra ex volti di un centrodestra spaccato e perso e nuovi ambasciatori della politica locale si richiamano al leader della Lega Nord che non nasconde l’ambizione di diventare guida e punto di riferimento dei moderati a livello nazionale. A livello locale però, qualcosa non torna. Di Leghe ce ne sono anche troppe. In consiglio comunale ad Anzio Sebastiano Attoni, in maggioranza con il sindaco Bruschini si richiama appunto alla Lega. Sempre nell’assise neroniana siede il consigliere di opposizione Eugenio Ruggiero, che ha aderito al gruppo Noi con Salvini (e che disconosce Attoni sostenendo che la Lega si ferma in Toscana). Proprio ieri il coordinatore del collegio 32 del gruppo Noi con Salvini Pierluigi Campomizzi ha presentato i responsabili del movimento per i comuni di Anzio, Nettuno, Ardea e Pomezia. Di questi oggi nessuno era presente al convegno di Riva destra e del Movimento Mille Patrie per Salvini (è passato per qualche minuto Vito Presicce, che non sembrava in contatto con nessuno dei presenti e che poco dopo è andato via). Tutti questi movimenti collegati alla figura di Salvini sembrano agire autonomamente, magari non si sconfessano ma certamente non si riconoscono, non collaborano e in alcuni casi neanche si conoscono. Resta il fatto che partiti e movimenti non si fanno a chiacchiere e che quando i cittadini vanno a votare lo fanno sulla base di liste e persone regolarmente presentate. Sarebbe opportuno, a un certo punto della vicenda, capire chi rappresenta Salvini su questo territorio. Se lo fanno gli esponenti di Mille Patrie, che oggi hanno parlato di famiglia, agricoltura, valori nazionali (poco o nulla di specifico su Anzio e Nettuno e sulle realtà locali) oppure se lo fanno gli esponenti di Noi con Salvini, che la Di Girolamo non ha esitato a definire “riciclati della vecchia politica”. Tutti sono stati concordi nel dire che alle ultime elezioni la strategia alle urne del pur acclamato Salvini non ha pagato come ci si aspettava, una strategia quindi da rivedere al più presto, cominciando dalle basi, dal dire ad esempio con chiarezza chi sono i referenti locali, riciclati o no.