Con il crollo del Movimento 5 stelle a Pomezia cade l’ultima giunta grillina della provincia di Roma. Il sindaco di Pomezia, Adriano Zuccalà, non ha più i numeri in consiglio per proseguire la consiliatura. Questa mattina quattro eletti di Pomezia Attiva, gruppo di ex M5s, hanno protocollato le dimissioni. Con loro hanno lasciayola anche tutti i consiglieri di opposizione (FdI, Lega, Pd).
Un epilogo che era nell’aria dopo mesi di crisi partita dallo strappo tutto interno ai 5 stelle.
“A Pomezia siamo nel bel mezzo di una crisi politica. La colpa è certamente del sindaco che non è stato capace di tenere la maggioranza compatta, che ha avuto in questi anni molti consiglieri e assessori dimissionari e oggi 4 ex 5 stelle hanno firmato insieme all’opposizione” hanno scritto in una nota congiunta Stefano Mengozzi, capogruppo del Pd di Pomezia e Patrizia Prestipino, deputata Pd e candidata a Roma nel collegio Eur, Ostia, Pomezia.Il crollo dell’amministrazione Zuccalà arriva a pochi mesi dal voto previsto a maggio del 2023, che ricorda la situazione del suo predecessore Fabio Fucci, oggi tra i consiglieri di opposizione che hanno “sfiduciato” il sindaco. Durissima la consigliera regionale di Fratelli d’Italia Laura Corrotti. “Sfiduciata l’ultima amministrazione a guida 5stelle della provincia di Roma. Dopo le sconfitte alle ultime amministrative nelle città di Guidonia e Ardea, era diventata solo una questione di tempo per i grillini al comune di Pomezia: possiamo così finalmente dichiarare conclusa l’era del Movimento 5 Stelle a Roma e nella sua provincia”.
Ma anche l’ormai ex sindaco Zuccalà ha voluto dire la sua sulla prematura fine della sua consiliatura: “Chi è che deve chiedere scusa ai cittadini? È bastato un gesto vigliacco, nelle segrete stanze di un notaio, da parte di persone che non sanno nemmeno cosa voglia dire rappresentare una città. Ectoplasmi della politica, hanno professato per settimane la trasparenza e poi evitato l’unico confronto democratico possibile, il Consiglio comunale”. Parole durissime anche per “i 4 ‘consiglieri’ eletti con i voti del Movimento 5 Stelle” che “si lasciano strumentalizzare da un’opposizione che fino a ieri attaccavano a testa bassa e preparano con loro le liste per le prossime elezioni. Senza una propria personalità politica, sono incapaci di comprendere le reali conseguenze delle loro azioni, accecati da egocentrismo e brama di apparire in vista delle prossime elezioni amministrative che li riporranno senza dubbio nel nulla politico dal quale provengono”.