E’ stato diffuso oggi il documento con cui il Partito democratico di Roma ha deciso l’espulsione di quattro ex consiglieri comunali che nello scorso mese di aprile hanno firmato per sfiduciare l’ex Sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta. I consiglieri espulsi, lo ricordiamo, sono Nicola Burrini, Pamela Polito, Matteo Selva e Domenico Della Millia. Nelle pieghe del documento, tuttavia, oltre al provvedimento di espulsione vengono sottolineate anche altre pesanti critiche all’operato degli esponenti del partito a livello locale, Sindaco compreso. “Emergere chiaramente – si legge nelle conclusioni del commento di espulsione – dall’esamina dei fatti, dalle testimonianze raccolte e dalla documentazione, che ci siano stati problemi politici e amministrativi all’interno dell’Amministrazione che avevano provocato anche nel recente passato, strappi seri fra stessi membri del Gruppo Consigliare del PD; tenendo anche presente che appare, sulla base delle informazioni acquisite dalla Commissione, un insufficiente ruolo politico del gruppo dirigente del Circolo dei PD di Nettuno, quale luogo di discussione politica nella quale affrontare la crisi della Giunta Comunale, che appare avere anche aspetti di rapporti politici e non solo atti amministrativi”. Insomma, alla fine a pagare sono stati i quattro consiglieri espulsi anche per “il danno di immagine” al Pd ma le critiche del partito a livello romano, sono a più ampio raggio. Un dibattito quello sulle segreterie e i circoli locali attualissimo in questi giorni in cui, proprio a Roma, si sta valutando la chiusura forzata di diverse sedi capitoline “con molte tessere e pochi frequentatori”.
