“Le dimissioni di Marco Maranesi che già aveva abbandonato il “recinto” costringono la presidente a convocare il consiglio comunale di Anzio come previsto per legge. Intanto in maggioranza si susseguono i mugugni, c’è chi vorrebbe andarsene ma non ne ha il coraggio e chi difende a spada tratta l’indifendibile.
Prendiamo l’occasione della seduta per la surroga e affrontiamo un dibattito al quale finora ci si è sottratti nella sede istituzionale. Si inserisca all’ordine del giorno la discussione sull’emergenza malavita, su quanto emerso dopo i 65 arresti dell’operazione “Tritone”. Lo impone il buon senso istituzionale prima ancora che la richiesta di almeno cinque consiglieri. All’indomani dei 65 arresti e dell’arrivo della commissione d’accesso abbiamo chiesto subito come Pd, attraverso la nostra capogruppo Lina Giannino, la convocazione del Consiglio, immediatamente sottoscritta da Luca Brignone. Ora si dovrà tenere la riunione e torniamo a ribadire con forza che da un confronto politico su quanto accaduto non ci si può né deve sottrarre. Se la presidente non intende dar corso a questa proposta – che torneremo a formalizzare attraverso Lina Giannino – chiediamo ai consiglieri di opposizione e maggioranza di sottoscrivere una richiesta in tal senso, affinché all’ordine del giorno ci sia il dibattito su quanto sta macchiando la nostra città”.