Home Politica Il consigliere Mazza: “Basta consigli dai politici nazionali, dimettiamoci”

Il consigliere Mazza: “Basta consigli dai politici nazionali, dimettiamoci”

Comune di Nettuno

“Mi dispiace ma non ci sto, e con me, insieme ai colleghi di minoranza, dovrebbero essercene altri, in particolare i consiglieri comunali di maggioranza del Comune di Nettuno. Siamo al paradosso, oltre ogni limite, eterei oltre ogni dirupo di legittimità. La democrazia di Nettuno è in mano allo sciacallaggio e alla strumentalizzazione quotidiana da parte dei big dei partiti nazionali.
Non passa giorno che un politico di Roma, o di Latina, ci somministri la sua ricetta per guidare la Città di Nettuno fuori dal pantano giudiziario in cui, di colpo ed improvvisamente, è piombata.
Pensano, in qualche caso a ragione, che siamo una comunità di incapaci di assumerci le responsabilità delle scelte che il momento, estremamente drammatico, richiede. Ci vuole davvero la faccia tosta di costoro nel pensare di essere credibili agli occhi della nostra comunità, dopo che ognuno di loro, o del partito che li rappresenta alla Camera dei Deputati o al Senato, fatte le poche e dovute eccezioni, non è stato di recente all’altezza di esercitare quel ruolo politico, alto ed austero, nel procedere all’elezione del Presidente della Repubblica.
In molti hanno scelto il Presidente Sergio Mattarella, figura di assoluto rispetto ed autorevolezza, distanti dalla propria coscienza politica o dalle indicazioni fornite dal partito di appartenenza, poiché attenti esclusivamente al proprio vantaggio personale, legato ad assicurarsi il vitalizio da parlamentare.
Va detto peraltro, a sottilinearne i profili dei novelli “padri costituenti”, che sono gli stessi uomini e gli stessi partiti, che nei momenti di grave difficoltà economica e pandemica, hanno abdicato la guida della nostra Nazione ai tecnocrati corsi al capezzale dell’Italia.
Ecco, costoro hanno la soluzione per “la nostra Nettuno”.
Se noi consiglieri comunali di Nettuno, fossimo i degni discendenti dei nostri padri contadini, avremmo la forza, e l’umiltà di compiere l’unica scelta che ha senso oggi fare per il Bene della Nostra Città; dare Tutti insieme le dimissioni, farci da parte e consentire agli inquirenti di procedere senza la nostra ingombrante presenza in profondità nelle indagini in corso, affinché venga fatta assoluta chiarezza nelle vicende e nelle persone coinvolte dai fatti che hanno portato la Direzione Distrettuale Antimafia ad occuparsi di Nettuno. Solo in questo modo riacquisteremmo Tutti Noi credibilità agli occhi della Città di Nettuno, e di chi ci osserva, riducendo probabilmente il periodo di commissariamento prefettizio degli Uffici Comunali e ricreando le migliori condizioni di onorabilità e di candidabilita’ verso quell’impegno politico che dovrà tornare ad essere l’unica Guida Democratica del nostro Paese. Nettuno è dei Nettunesi, in grado di essere allievi migliori di taluni maestri”.