Sulla revoca della gara delle mense presso il comune di Anzio arriva il “pieno apprezzamento per l’azione dell’Assessore Nolfi, che sia da esempio per altri suoi colleghi indaffarati ad organizzare riunioni per fermare il cambiamento ed il rinnovamento”, da parte del consigliere comunale di opposizione del Gruppo Misto Marco Maranesi. “Oggi si è concluso un percorso che da solo ho portato avanti contro un “sistema” – ha poi aggiunto Maranesi – un percorso lungo e difficile che mi ha visto essere denunciato dall’allora dirigente alla pubblica istruzione del Comune di Anzio, poi sospesa dal servizio in seguito ad una condanna in primo grado. La stessa dirigente, supportata dall’ex Assessore alla scuola oggi consigliere, che si rifiutava di dare gli atti, che si affrettava a dire “è tutto a posto” e che aveva “informato i carabinieri delle sue procedure”, definite illegittime dall’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta dal magistrato Raffaele Cantone. Poi la tragedia di un servizio pessimo con spine di pesce ovunque, protesi dentarie, polli che venivano decongelati fuori norma, prodotti di scarsa qualità, verbali della nutrizionista che ci lasciavano senza parole, i controlli della qualità non consentiti dagli uffici del Comune. Sottoscrivo le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Nolfi che lasciano intendere molto del suo disagio passato e di questi giorni. Con rammarico ho constatato che da quando l’Assessore Nolfi, in Consiglio Comunale, si è pronunciata politicamente per la revoca della gara delle mense sono cessati tutti i controlli della commissione proprio nel periodo che, come avevamo detto in Consiglio, ne necessitavano molti di più in quanto la ditta stava velocemente facendo scadere un servizio che già era pessimo. Mi auguro che il coraggio e la determinazione con la quale l’Assessore Nolfi, ed in passato anche l’Assessore Cafà, si è schierata dalla parte dei cittadini di Anzio e della legalità sia da esempio per altri Assessori indaffarati ad organizzare riunioni per fermare il cambiamento ed il rinnovamento, che ormai è un processo inarrestabile e che viene richiesto dalla cittadinanza”.