Home Attualità Alicandri sui Servizi sociali di Nettuno: “Serve senso di responsabilità”

Alicandri sui Servizi sociali di Nettuno: “Serve senso di responsabilità”

Roberto Alicandri

Roberto Alicandri, consigliere Pd Nettuno: “Nel mondo del lavoro, come nella politica, e in generale nella vita, ci sono sue tipi di persone, quelle che si prendono le proprie responsabilità e quelle che invece, pur di rimanere a galla, le buttano addosso agli altri senza alcuna onestà intellettuale. Ora alla fine di questa mia breve replica, ognuno potrà decidere in quale di queste due categorie mettere l’assessora Maddalena Noce. Prima di tutto ho voluto verificare presso la regione Lazio se in qualche modo, come affermato dall’assessora, il problema dell’ennesimo ritardo dei pagamenti dell’assegno per i disabili gravi potesse in qualche modo essere ascrivibile a loro. Bene, la risposta è stata un no tanto netto quanto definitivo, tanto da lasciare sgomenti coloro che ho interpellato circa questo scaricabarile sulle responsabilità. Ma non mi sono fermato qui, ho anche ulteriormente verificato, come già avevo fatto, la regolarità dei pagamenti di questi assegni fondamentali per le famiglie che ne hanno diritto, e pure su questo mi è stato assicurato che nella maggior parte dei bimestri il pagamento è arrivato senza regolarità, lasciando quindi questi nostri concittadini più fragili senza la possibilità di programmare le visite e le necessità primarie dei propri ragazzi disabili. Eppure nonostante queste evidenze l’assessora Noce dichiara a mezzo stampa che il sottoscritto starebbe portando avanti una battaglia personale nei sui confronti aggiungendo anche che sosterrei cose false. Cosa quest’ultima che per difendere la mia onorabilità e la mia onestà intellettuale meriterebbe di essere portata di fronte ad un giudizio. Ma vede assessora, in quasi trent’anni di politica ho sempre pensato che le battaglie si fanno in consiglio comunale mediante il confronto pubblico e da sempre ho ritenuto che adire alla giustizia per dirimere beghe politiche fosse sbagliato e quindi per coerenza non lo farò nemmeno questa volta, eppure le rammento che ogni volta che l’ho “sfidata” ad un confronto pubblico lei si è sempre dileguata arrampicandosi sugli specchi come nemmeno Gatto Silvestro riesce a fare nei cartoni animati per bambini. Eppure nonostante tutto questo i problemi restano e sono sotto gli occhi di tutti coloro che li hanno. Si assessora purtroppo il suo atteggiamento su questo tema come sulle decine di altri che le ho sollevato in questi mesi ha fatto in modo che coloro che meriterebbero di essere assistiti con umanità e competenza si sentissero soli ed al centro di una vortice politico che non vogliono e non meritano. A volte assessora basterebbe dire che si sono commessi degli sbagli invece di trovare di volta in volta un capro espiatorio su cui lanciare la patata bollente. E lo dico perché coloro che giorno dopo giorno lottano contro i disservizi e contro le discriminazioni, per garantire quanto spetterebbe ai propri familiari disabili, hanno un cuore grande e sanno capire e perdonare chi commette errori in buona fede e proprio per questo non devono mai e poi mai essere presi in giro o peggio essere utilizzati. Avrebbe fatto bene assessora a scusarsi con loro per l’ennesimo ritardo di pagamento senza accampare scuse e senza indicare me come un suo nemico. Ma evidentemente questa è la sua cifra stilistica. Ora comunque si faccia presto, si liquidi questo assegno immediatamente e soprattutto si stabilisca un giorno a bimestre in cui avverranno i successivi pagamenti. Tutto il resto conta poco e serve ancora meno a coloro che devono essere tutelati. Ad ogni modo, voglio aggiungere che ho intenzione di sostenere la proposta del coordinatore del Patto, Gianni Cancelli, circa l’istituzione di una commissione consiliare d’inchiesta sui servizi sociali, che sono certo sarà sostenuta da tutta la minoranza, così vedremo chi dice la verità e chi invece no. Anche perché, per dirne una, la soluzione sui piani di zona è ben lontana da arrivare nonostante quanto affermato in consiglio comunale”.