“Oltre 54 milioni di crediti di dubbia esigibilità, il previsto aumento della tariffa sui rifiuti (quasi 2 milioni di euro in più nel 2022), il “copia e incolla” sulla dubbia fideiussione per la Capo d’Anzio già bocciata in passato dalla Corte dei conti, la riduzione degli interventi per le famiglie e i servizi sociali, zero per le politiche abitative, debiti in aumento nel prossimo triennio. È il bilancio approvato dalla maggioranza di destra che guida Anzio e che ha visto tre consiglieri lasciare il ‘recinto’ del sindaco. Sarà vera fuga? Lo vedremo, in realtà sembra che si siano risentiti perché non sono stati approvati loro emendamenti. Della serie: prima il ‘sistema’ andava bene, adesso non più. Meglio tardi che mai…
In tutto questo sindaco e maggioranza si guardano bene dal dire ai cittadini qual è la situazione: questo bilancio, con una mole di residui attivi (cifre iscritte in bilancio e mai riscosse) da record, pone seri dubbi di veridicità.
Però l’amministrazione continua a spendere per iniziative senza criteri certi – magari basta far parte del ‘recinto’ – o di dubbio gusto, come la gaffe del fantoccio di Sant’Antonio che resterà indimenticabile nell’anno appena passato. È ora di dire basta a chi sta lasciando i conti del Comune e la città di Anzio in condizioni disastrose e ne è responsabile dal ’98 a oggi. #Destraacasa”. Così in una nota stampa il gruppo consiliare del Pd e il Segretario del partito Luigi Visalli.