“Siamo arrivati al 31 dicembre e com’era ampiamente prevedibile il comune di Anzio non ha ratificato la stessa delibera approvata dalla maggioranza Coppola a Nettuno, rimanendo sulle proprie posizioni espresse da un precedente deliberato di mesi fa. Eravamo stati facili, anzi facilissimi profeti. Ed ora? Beh ora il problema diventa sempre più grosso ed evidente. Senza accordo sul passaggio del capofilato dei piani di zona dei servizi sociali si rischia infatti la paralisi del settore. Ed anche nonostante le solite vuote rassicurazioni dell’assessora Noce, che alla luce delle precedenti, non hanno nessun valore, si rischia il blocco delle gare di appalto per servizi necessari per disabili e cittadini fragili. Da aggiungere infatti l’ennesimo pasticcio commesso dai servizi sociali di Nettuno, che approvando per l’ennesima volta in consiglio una nuova proposta di delibera, di fatto ha revocato la precedente, sulla quale però si basano tutte le gare di appalto che sono in corso. Questo con il palese rischio di contestazioni e quindi di blocco di una enorme quantità di servizi essenziali per i nostri concittadini. Ancora una volta la Noce ed il sindaco Coppola, in preda al furore della prosopopea, non hanno voluto seguire il nostro consiglio di portare la delibera solo dopo che questa fosse uscita dalle commissioni servizi sociali congiunte di Anzio e Nettuno ed ora prendono in pieno, anche con rincorsa, con la fronte, lo spigolo che hanno cercato pervicacemente. Più di un anno è passato da quando la regione Lazio aveva intimato al comune di Nettuno di trovare una soluzione eppure l’assessora Noce ed il sindaco ne hanno trovate, sì più d’una, ma purtroppo tutte sbagliate e sconclusionate. A questo punto il commissariamento del settore da parte della regione Lazio è sempre più vicino e a questo punto anche auspicabile visto quando accaduto finora. Cosa questa poi che renderebbe inutile l’assunzione a tempo indeterminato, fatta con delibera lampo, non di certo inattesa, del dirigente di settore che con il commissario ad acta si ritroverebbe ad essere spettatore non pagante. Insomma in questi due anni il settore servizi sociali ha visto susseguirsi una serie di errori, anzi di orrori, commessi uno dietro l’altro, senza che essi abbiamo mai portato i soggetti responsabili, assessore, sindaco, e non solo, a prendere atto della propria inadeguatezza. Possiamo solo auspicare che cestinando questo secondo annus horribilis, la città possa “compostare” anche costoro che stanno malgovernando Nettuno”.
Così in una nota stampa i consiglieri comunali Roberto Alicandri, Luigi Carandente, Marco Federici, Waldemaro Marchiafava, Antonello Mazza, Mauro Rizzo, Simona Sanetti, Antonio Taurelli, Enrica Vaccari e Daniele Mancini.