Casapound attacca il sindaco di Anzio Luciano Bruschini. Il movimento aveva presentato un’interrogazione al primo cittadino, sottoscritta con una raccolta firme, per chiedere delucidazioni sul centro immigrati di via dell’Armellino, sulle condizioni dell’immobile, sulle persone fisiche e giuridiche coinvolte nella cooperativa e sul numero di ospiti. Interrogazione alla quale il sindaco non ha risposto: “Abbiamo esercitato i diritti previsti dallo Statuto della Città di Anzio – spiegano da Casapound- per avere le risposte che il primo cittadino è tenuto a fornire ai sensi di quello strumento legislativo che è il primo collegamento tra cittadini ed istituzioni. Lo Statuto prevede che i cittadini possano presentare interrogazioni scritte al Sindaco e che questi risponda entro sessanta giorni nel momento in cui l’istanza sia sottoscritta da almeno duecento elettori iscritti nelle liste elettorali della città.”La raccolta firme – proseguono – prevedeva una serie di domande volte a conoscere la situazione del centro di accoglienza di Via dell’Armellino. Alla luce delle ultime notizie di cronaca crediamo che l’obbligo di trasparenza a carico del Sindaco sia ancor più necessario per consentire alla cittadinanza di poter avere contezza effettiva della gestione dei ‘migranti’ e che questo menefreghismo sia gravissimo. Il 6 aprile abbiamo protocollato le oltre duecento firme raccolte e al 7 giugno non ci sono state repliche. Il Sindaco Bruschini, a nostro giudizio, ha violato le norme statutarie e dovrà dare conto agli anziati anche di questo”.
“Probabilmente – conclude Casapound – pensava che non saremmo andati a fondo nella questione che ci saremmo magari dimenticati delle scadenze previste dalla norma richiamata ma nel nostro modo di fare politica le cose funzionano diversamente. Noi non lasciamo morire nulla, anzi rilanciamo chiedendo le medesime informazioni sia a riguardo al nuovo centro nato nel frattempo tra le mura dell’hotel Succi, nonché circa l’imminente apertura di un terzo centro in località Falasche. Forse Bruschini non è tenuto a rispondere a CasaPound Italia ma di certo è obbligato a rispondere alla città di Anzio, è un discorso di osservanza delle regole ma è innanzitutto una questione di rispetto verso le persone che deve tutelare, i cittadini di Anzio.”