E’ il comitato Tares Equa Anzio ad intervenire sulla questione dei sacchetti per l’umido, inviando una “lettera” all’Assessore all’Ambiente del Comune di Anzio Patrizio Placidi. “Assessore all’ambiente – scrivono – per andare d’accordo con noi basterebbe applicare tre semplici princìpi peraltro basiliari nell’instaurazione della civile convivenza: il rispetto, la lealtà e la sincerità. Se oggi per l’ennesima volta siamo quì a protestare è perchè evidentemente si continua a perseguire un comportamento che mira a considerare il cittadino un bovino da mungere a cui si diniega qualsiasi diritto. Ci riferiamo per la precisione alla consegna dei sacchetti dell’umido che, da quanto descritto nella foto con l’uso dell’ idioma tanto caro a Giacomo Leopardi e non in lingua gaelica sarebbero stati periodicamente distribuiti ai cittadini a titolo non oneroso. Ebbene nonostante ne avesse promesso la consegna il cittadino anziate è costretto a sborsare altri euro oltre a quelli che deve elargire per per un servizio che fa acqua da tutte le parti. Nulla di diverso per quanto attiene la consegna delle compostiere, promesse e sino ad oggi (speriamo di errare anche in questo caso) mai approdate nei giardini dei richiedenti. Ci faccia sapere appena possibile – concludono dal Comitato – se ci considera servi della gleba oppure titolari di quei diritti sanciti in quel poco che rimane della costituzione italiana”.