“È tempo per le nostre amministrazioni di iniziare a collaborare seriamente su tutte le tematiche comuni. Quelle ambientali, in particolare, non conoscono confini amministrativi. Sogniamo la realizzazione di una rete ecologica che connetta le maggiori aree verdi del territorio, da Torre Astura a sud, alla Pineta della Gallinara a nord, passando per il Bosco di Foglino, la Pineta della Campana, il Bosco dell’Armellino e la Macchia della Spadellata. Questo disegno ecosistemico esiste già nella Rete Ecologica Provinciale approvata nel 2010, si tratta di concretizzarlo.
L’ordine del giorno approvato ieri nel consiglio comunale di Anzio potrebbe andare in questa direzione, in quanto si chiede un intervento regionale per l’istituzione di ulteriori regimi di tutela in alcune di queste aree e la creazione di un Ente gestore apposito. Sappiamo bene però che la proposta, fatta a due anni dalla conclusione del mandato regionale, difficilmente vedrà la luce. Noi lavoreremo affinché ciò accada, ma al di là di questo, siamo convinti del fatto che le amministrazioni possano e debbano iniziare a realizzare questo disegno con interventi diretti, legati innanzitutto alla salvaguardia e al recupero ambientale di queste aree, spesso soggette problematiche quali l’inquinamento dei fossi, lo sversamento e l’interramento di rifiuti, la mancata accessibilità, il rischio incendi. Questa cintura verde potrebbe costituire un indispensabile argine al consumo di suolo e alla dispersione insediativa, potrebbe valorizzare il territorio in termini naturalistici, turistici e agricoli. Noi siamo pronti a lavorare in questa direzione in maniera sinergica, vediamo se le due amministrazioni sapranno fare lo stesso”. Così in una nota stampa il consigliere comunale di Anzio Luca Brignone, esponente di Alternativa per Anzio e il consigliere comunale di Nettuno Antonio Taurelli, esponente del Patto per Nettuno.
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