“Mai contro Dante, ma sempre antifascista. Ho letto approfondimente il comunicato del professor Sulpizi riguardo alla questione della frase dantesca che era presente, in caratteri molto piccoli, sulla targa affissa al parco della rimembranza e non vorrei passasse la vulgata che io abbia proposto di togliere quella citazione. La mia richiesta è stata un’altra. In un comunicato ed in una nota inviata al Comune ed al Prefetto ed ad una lettera di scuse agli ambasciatori di Slovenia e Croazia chiedevo di eliminare la frase “Istria-Fiume-Dalmazia Italia”, scritta in caratteri molto più grandi ed al centro della targa, perché la ritenevo, e cito quanto scritto sulle mie missive, non pertinente con il tema del parco ed anzi astorica e guerrafondaia e quindi sostanzialmente contraria al dettato costituzionale. Mi premeva chiarire questo perché non vorrei passare come un ostracizzatore di Dante proprio nel 700simo anniversario della sua morte. Dante è un patrimonio della nostra cultura ed è indiscutibile. Nonostante quindi non ritenessi pertinente la citazione, ma questa resta un’opinione personale, non era certo quella l’arte del contendere. Altre frasi invece che rimandano al fascismo vanno invece condannate senza se e senza ma ed immediatamente rimosse e se queste sono presenti su una targa commemorativa queste ne vanno immediatamente eliminate. Un’ultima chiosa poi mi deve essere consentita, quando si scrive una targa, la frase a caratteri più grandi è quella che si vuole far balenare agli occhi, e quella in questo caso non era certamente la frase di Dante”.
Così in una nota di replica il consigliere comunale del Pd di Nettuno Roberto Alicandri.