“La Corte visto l’art. 670 cpc ordina il sequestro giudiziario del 39% delle quote della società Capo d’Anzio oggetto di controversia; nomina custode giudiziario… che potrà esercitare tutte le facoltà ed i poteri corrispondenti alla titolarità delle dette quote, ponendo in essere tutti gli atti di ordinaria amministrazione, senza necessità di autorizzazione della Corte; mentre per quelli di straordinaria amministrazione dovrà richiedere l’autorizzazione della Corte; il custode rimetterà alla Corte relazione trimestrale sull’attività svolta…”.
E’ l’Ordinanza della Corte di Appello di Roma, sezione specializzata in materia di impresa, nell’ambito del procedimento di appello avverso la sentenza del 13/02/2019 del Tribunale di Roma, richiesto dal Comune di Anzio, per il sequestro giudiziario del 39% delle azioni della società Capo d’Anzio Spa, di cui era titolare Marinedi Srl (ed ora Marinedi Srl 1% e Marinedi partecipazioni Srl 38%). La sentenza del 2019, di natura costitutiva, che prenderà effetto con il passaggio in giudicato, aveva trasferito alla parte pubblica dette azioni.
Nella giornata di oggi, la buona notizia per il Comune e per la Città di Anzio tutta, al termine di un lungo contenzioso, con il pronunciamento della Corte di Appello sul sequestro del 39% delle azioni di parte privata della Capo d’Anzio, “per l’opportuna gestione della Società, ai fini della piena collaborazione della parte pubblica e di quella privata, essendo evidente che in difetto di siffatta collaborazione, la gestione della società possa correre il serio pericolo di intralci e veti, con conseguenti danni di natura economica…; onde la necessità di porre rimedio, al riguardo, attraverso il richiesto provvedimento e la nomina di un gestore imparziale delle azioni, la cui titolarità si controverte, in attesa di un passaggio in giudicato della sentenza”.
“Insieme al Consiglio Comunale, ai Cittadini, al Presidente Monti, al CdA di parte pubblica della Capo d’Anzio – dice il Sindaco, Candido De Angelis – esprimo soddisfazione per il positivo esito del contenzioso e per la riacquisita centralità del Città di Anzio rispetto al suo Porto ed alla società che avevamo fortemente voluto per determinare lo sviluppo economico, occupazionale e turistico del territorio. Il nostro lavoro ed il nostro impegno quotidiano prosegue, con rinnovato slancio, consapevoli delle numerose problematiche che sussistono, ma sicuri di aver intrapreso la strada giusta”.