“In giornate come queste, che definisco tombali per la nostra Città, dopo essermi dimesso da capogruppo, da presidente della commissione ambiente, dopo essere uscito per sempre da Forza Italia e dopo essermi collocato all’opposizione, mi verrebbe voglia di dedicarmi esclusivamente al mio lavoro ed alla mia famiglia”. Lo scrive in una nota stampa il consigliere comunale di Anzio Marco Maranesi. “Ad Anzio il gruppo Carrefour per l’Assessore Bianchi e soci deve aprire per forza… non conta quanto stabilito dalla Commissione, non conta il lavoro del Presidente Piccolo, non conta quanto approvato all’unanimità dalla Commissione che su indicazione del Sindaco aveva modificato il regolamento del commercio teso a tutelare le attività del centro storico. L’Assessore Bianchi – sottolinea Maranesi – che già mi aveva aggredito verbalmente nei giorni scorsi, si sostituisce all’Avvocato Piccolo e convoca illegittimamente una commissione nel disperato tentativo di bloccare tutto. Ma lui non è il Presidente e dopo aver notificato le convocazioni ha dovuto revocarle in seguito alla mia lettera al Prefetto ed all’intervento dell’Avvocato Piccolo, attualmente fuori dall’Italia. Nonostante tutto questo il Presidente Borrelli ha omesso dall’ordine del giorno il punto della modifica del regolamento al quale avevo lavorato insieme al Consigliere della Lista Bruschini, Gianfranco Tontini… Il Carrefour deve aprire per forza. Ai commercianti del centro dico che, insieme agli amici del PSDI, ce l’ho messa tutta per regolamentare meglio il settore ma sembra sia stato inutile, salvo un intervento del Prefetto. Oggi sapete chi non vuole neanche far discutere il Consiglio della vostra problematica: l’Assessore Bianchi, il Presidente Borrelli ed alcuni consiglieri comunali che, se il Carrefour non aprirà, sono pronti ad aprire la crisi politica. Per non parlare dell’ordine del giorno per la revoca della CDA della Capo d’Anzio che Borrelli non può mettere in discussione in quanto in maggioranza sembra siano d’accordo per affidare ad esperti del settore la guida della società. D’Arpino si era dimesso? Altro che dimissioni ancora censure sulla Capo d’Anzio e sulla condotta folle di un CDA che ha toccato il fondo. Vogliamo parlare dei profughi all’Hotel Succi, chiuso con ordinanza sindacale e sotto inchiesta della Procura della Repubblica? Vogliamo parlare degli incontri a Roma, con cooperative che gestiscono il business dei profughi, di un Amministratore e di un Consigliere per caldeggiare la destinazione vista mare dell’Hotel Succi e l’arrivo ad Anzio dei profughi? Di queste cose se ne occuperà il Prefetto Gabrielli che da oggi è a conoscenza di quello che sta accadendo ad Anzio, nel silenzio generale. Ed ora continuassero a minacciarmi, scavando nella mia vita lavorativa e su qualche legittimo debito che, come milioni di italiani, ho contratto per far fronte ai miei impegni lavorativi. Sono tutte cose che presto renderò note nei dettagli, non sono io a dovermi preoccupare. Io – conclude Maranesi – resto al mio posto a disposizione dei cittadini e di tutti coloro che avranno voglia di costruire un progetto serio per la nostra Città”.