Home Politica Servizi sociali e progetti transculturali, Anzio e Nettuno firmano il Protocollo

Servizi sociali e progetti transculturali, Anzio e Nettuno firmano il Protocollo

In un momento in cui era davvero facile lasciar perdere a causa della situazione di emergenza legata al coronavirus, il Comune di Nettuno capofila dei Servizi sociali,

L'assessore Maddalena Noce

In un momento in cui era davvero facile lasciar perdere a causa della situazione di emergenza legata al coronavirus, il Comune di Nettuno capofila dei Servizi sociali, non ha mollato ed ha portato avanti un progetto di Integrazione sul territorio che è stata anche un’analisi, per una volta mirata, sulla situazione delle presenze sul litorale e sui lavori che maggiormente occupano i cittadini non italiani.
Un progetto destinato a fornire indicazioni utili sulla situazione di integrazione delle popolazioni straniere, ma anche a fornire una mediazione culturale a chi si approccia agli Enti e chiede servizi, dallo scuolabus alla mensa ma anche assistenza familiare e sostegno alla disabilità. Un dato che emerge su tutti è il ruolo essenziale della popolazione straniera nel circuito della filiera agroalimentare.
E’ la prima volta che si unisce il principio dei servizi sociali a quello della conoscenza e dell’integrazione culturale.
L’azione del Protocollo siglato oggi, vede coinvolti il comune di Nettuno e quello di Anzio, ma anche la Asl e le scuole del territorio, in particolare l’Istituto comprensivo Anzio III che fornirà programmi di integrazione specificatamente studiati ai suoi iscritti. La scuola è stata coinvolta, in virtù del ruolo strategico dell’insegnamento nei percorsi di crescita e sviluppo dei bambini e degli adolescenti.
Il Protocollo si propone di qualificare il sistema scolastico nei contesti multiculturali, si propone di promuovere l’inclusione sociale dei minori e giovani stranieri anche di seconda generazione, di contrastare la dispersione scolastica e di garantire l’accesso ai servizi socio sanitari per tutti, in sostanza l’obiettivo è lavorare per una piena integrazione dei migranti e delle loro famiglie promuovendo la conoscenza del territorio e dei servizi.
“Portare avanti un progetto del genere con il Covid in atto e tutte le emergenze che affrontiamo ogni giorno – ha detto l’assessore ai Servizi sociali del comune di Nettuno Maddalena Noce – è stata una sfida ed anche un successo. La Dottoressa Camarda, dirigente del settore a Nettuno, è stata coraggiosa e sempre presente ed impegnata per portare avanti questa iniziativa nonostante gli impegni sfiancanti del settore, ed oggi questo protocollo è un orgoglio per i nostri territori. Gli uffici e le cooperative coinvolte nella mediazione hanno portato avanti un lavoro esemplare”.