“La fine dell’esperienza amministrativa del centrosinistra alla guida della città di Nettuno è il simbolo del fallimento delle politiche di eccessivo allargamento della coalizione. È mancata la politica con la P mauiscola, quella del confronto coi cittadini, quella che mette al centro gli interessi della collettività, ed ha prevalso la politica dei personalismi che ha portato all’immobilismo dell’azione amministrativa”. Lo sostiene in una nota stampa il PRC-Sinistra Europea Circolo “Antonio Gramsci” di Nettuno intervenendo sulla vicenda, dopo quasi due mesi dalla caduta del sindaco Chiavetta.
“Ne sono esempio visivo i cantieri fermi, primi tra tutti teatro e parcheggione, e le attività di ordinaria amministrazione come la manutenzione di strade, marciapiedi e aree verdi. Seppur con qualche critica abbiamo globalmente condiviso l’esperienza dell’amministrazione Chiavetta dal 2008 al 2013, quell’esperienza che aveva chiuso il triste capitolo scritto dal centrodestra che aveva portato la nostra città sull’orlo del dissesto finanziario e allo scioglimento del consiglio comunale per accertato condizionamento della criminalità organizzata nel 2005. Abbiamo condiviso l’eliminazione della Nettuno Servizi e il ritorno alla riscossione dei tributi in mano pubblica (da sempre una delle nostre proposte fondamentali), la rimozione della Promur dalla gestione delle entrate dei parcheggi, anche queste ritornate in mano pubblica, la costituzione del Comune di Nettuno come parte civile in tutti i processi contro la criminalità organizzata, il risanamento di parte del bilancio, l’adozione da parte del consiglio comunale della Carta di Pisa e del Codice Etico per gli amministratori. Come abbiamo sempre detto però, negli organi di rappresentanza politica si è sentita la mancanza della Sinistra, la mancanza di Rifondazione Comunista. È mancata quella voce critica e allo stesso tempo propositiva che in ogni amministrazione in cui è presente promuove e realizza progetti di sviluppo sociale e culturale. Senza la sinistra nelle istituzioni si verifica ciò che si è verificato a Nettuno: un’inevitabile spostamento verso destra dell’asse politico e dell’orientamento amministrativo. Adesso è ora di ricominciare a lavorare per una sinistra forte che sia in grado di incidere nelle istituzioni per il bene della città. È il momento di mettere in campo progetti che facciano riacquisire alla politica il suo vero significato: il bene comune e la tutela dell’interesse collettivo. Facciamo appello quindi a tutte le forze politiche della sinistra, alle associazioni, alle cittadine e ai cittadini, per costruire un percorso partecipato e condiviso e avviare insieme il cammino che ci accompagni alle prossime elezioni comunali”.