Si è svolto ieri un vertice tra diverse formazioni civiche e politiche, in cui si sono poste le basi per la creazione di una nuova coalizione politica che si potrebbe presentare compatta alle prossime elezioni amministrative di Nettuno. A convocare tutti e a coordinare i lavori Fernando Mancini di Salviamo Nettuno. A rispondere all’appello al dialogo il partito di Fratelli d’Italia di Nettuno, rappresentato da Roberto Falcone, la lista civica dell’ex assessore Giulio Verdolino Città Futura che all’incontro era presente insieme e Danilo Conversi, c’era anche Salvo Grimaudo, commerciante di Nettuno, la Lega di Salvini, rappresentata da Remigio Aimati e Giuseppe Bellucci. Per finire era presente l’ex consigliere Ernesto Flamini, di Rete Civica che rappresentava anche Carlo Eufemi e Maria Antonietta Caponi. A quanto pare non si è discusso di candidature e possibili futuri sindaci ma di programmi per la città. Mancini, che ha ribadito che devono restare fuori dalle liste coloro che hanno contribuito alla mal politica degli ultimi vent’anni, ha chiesto ai presenti l’impegno a sottoscrivere un percorso comune e chiesto conto a Flamini dell’assenza di Eufemi e della Caponi che, a testimonianza del loro interesse per l’impresa, avrebbero garantito la propria presenza al prossimo incontro, fissato per il 18 maggio. In serata tuttavia è scoppiata già la prima polemica tra Mancini e Grimaudo. Quest’ultimo, infatti, pur presente all’incontro, ha smentito che ci sia l’adesione ad un progetto comune mentre il primo lo ha attaccato su Facebook invitandolo a non presentarsi al prossimo incontro se non condivide il percorso avviato. “In merito alla riunione che si è svolta nella sede di Salviamo Nettuno – ha precisato Salvo Grimaudo – era un semplice scambio di opinioni per capire di che progetto si trattasse. Alcune idee le ho trovate condivisibili, altre meno, staremo a vedere”.