“Che il clima politico di Anzio fosse da sempre irrespirabile lo sapevamo da tempo, che tra la popolazione fosse ormai sdoganato il peggior senso comune reazionario, egoista, e razzista pure, ma di certo non ci aspettavamo che De Angelis insieme ad esponenti dei Comuni di Anzio e Nettuno, manifestasse accanto a Forza Nuova e Casapound, due formazioni accusate di ricostituzione del partito fascista. E così, mentre a Roma studenti, lavoratrici e lavoratori dello spettacolo, piccoli ristoratori e titolari di pub, protestavano affinché le misure di distanziamento fisico venissero accompagnate da misure come il reddito di quarantena, il sostegno alla cultura, ai precari, ai disoccupati, finanziate con una patrimoniale sulle grandi ricchezze; ad Anzio, il 31 ottobre il gotha dei ristoratori e dei commercianti, insieme agli amministratori comunali, si raccolgono intorno alle parole d’ordine di Forza Nuova e Casapound, per assaltare Montecitorio il 6 novembre. Non dicono una parola su 30 anni di tagli alla sanità, né sulla condizione penosa dei trasporti pubblici, o sulla devastazione della scuola. Non gli interessa. Men che mai fanno menzione di lotta all’evasione o alla patrimoniale sulle grandi ricchezze per finanziarne il rilancio. Forse, e parliamo dei grandi ristoratori, perché dovrebbero pagarla proprio loro. Il popolo di cui fanno menzione non è certo quello di chi lavora sfruttato e in nero o precario, o migrante e senza diritti. Forse perché a loro i lavoratori e le lavoratrici piace che rimangano così. Loro non conoscono regole, perché ignorano tutto ciò che non li riguarda in prima persona, negano la pericolosità del covid e urlano alla dittatura sanitaria. I fasci fanno loro da apripista, come sempre servi di chi ha soldi e potere. Ci sarebbe da ridere, ma invece ci scappano conati di vomito. Che schifo”.
Ufficio stampa e comunicazione
PRC-FdS “E. Che Guevara” – Anzio