Politica

Referendum, rifondazione in piazza ad Anzio per illustrare le ragioni del No

Domenica 6 settembre dalle 10 Rifondazione comunista di Anzio sarà in Piazza Pia per illustrare le ragioni del No al referendum costituzionale alla cittadinanza. Interverrà  la compagna Michela Becchis della Segreteria romana di Rifondazione comunista.
Se vince il Sì, il parlamento subirà un colpo probabilmente fatale: meno parlamentari eletti da una legge elettorale iper maggioritaria attraverso liste nominate dai capi partito, stessi privilegi. Si potrebbe arrivare facilmente a maggioranze in grado di stravolgere la Costituzione, mentre coloro che dovrebbero rappresentarci sarebbero molto più controllabili da lobbies e gruppi di potere, e sempre più lontani dai cittadini e dalle cittadine e soprattutto dai lavoratori e dalle lavoratrici. Dopo averci tolto i diritti sociali, distrutto la scuola e la sanità, imponendoci l’austerity, gli stessi partiti vogliono toglierci definitivamente la possibilità di riconquistarli riducendo drasticamente la possibilità di eleggere dei rappresentanti che siano espressione di chi non ha denaro e potere.
Si tratta di una riforma stupida, come ci ricorda lo storico Luciano Canfora, frutto del fascino della demagogia primordiale: se si voleva risparmiare sui costi della politica bastava tagliare gli stipendi dei parlamentari, immotivatamente alti, senza bisogno di toccare la Costituzione. Così come si potrebbero tagliare altri sprechi e spese inutili, come quelle militari, invece di colpire il diritto di tutti e di tutte a essere rappresentati. Interi territori verrebbero tagliati fuori dalla rappresentanza, regioni popolose avrebbero gli stessi rappresentanti di altre più piccole, si avrebbero commissioni parlamentari, in grado di legiferare con pochissimi deputati. Di fatto diventeremo una oligarchia: fermiamoli!
Votiamo convintamente No al taglio e pretendiamo una legge elettorale proporzionale con le preferenze che restituisca il diritto democratico di scegliere chi ci deve rappresentare, eliminandone i privilegi. Vogliamo essere rappresentati meglio non meno. Ricordiamo che nel nostro Paese chi ha ridotto la rappresentanza prima di oggi è stato il fascismo, ora lo si vuole fare di nuovo: i sinceri democratici lo devono impedire votando NO!