Il Presidente dimissionario della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino, non ha per niente digerito la notizia della proposta del Pd per salvare la Capo d’Anzio e in una piccantissima replica spara a zero contro il Pd e il suo segretario Gianni De Micheli che nella conferenza stampa di oggi ha definito “indegni” gli “spettacoli offerti da D’Arpino, alludendo alla conferenza stampa organizzata a Villa Sarsina. “Il comune di Nettuno non stava poi così male – esordisce polemico D’Arpino – è bastato l’ingresso in giunta da parte di un esponente del Pd di Anzio, di Gianni De Micheli, per far crollare tutto. De Micheli e il Pd di Anzio – aggiunge – sono fallimentari da diversi punti di vista. Il Pd di Anzio, dopo aver cercato di distruggere il progetto del porto, con quei 13 o 14 voti che gli sono rimasti e che mette in vendita offrendoli ora a questo ora a quello, cosa vuole consigliare? Consiglio io a loro un esame di coscienza visto che hanno devastato il centrosinistra e di fatto, ci stanno facendo governare senza opposizione. De Micheli – rincara – dovrebbe chiedere scusa alla città per aver ritardato, con l’aiuto dei consiglieri regionali del suo partito, il rilascio della concessione del nostro Porto e sarebbe onesto da parte sua raccontare a tutti quelle verità che hanno sempre riportato davanti alle scrivanie della Regione: il progetto del porto che abbiamo presentato e approvato, che risale a Mastracci, loro non lo vogliono. Colgo l’occasione per chiedere scusa a Paride Tulli per averlo avvicinato a Bernardone per numero di voti presi quando era candidato a Sindaco, Bernardone ne ha presi di meno, il più basso risultato del Pd degli ultimi 100 anni, un record che De Micheli potrebbe certamente superare. Infine – conclude – esprimo la mia solidarietà a Chiavetta per come è andata a finire, il danno più grande resta che ci ha rimandato De Micheli ad Anzio a tempi pieno”.