Home Politica Nettuno – Grandi manovre e spostamenti alla Poseidon

Nettuno – Grandi manovre e spostamenti alla Poseidon

Grandi manovre, in questi giorni, alla Poseidon, la società partecipata del Comune di Nettuno (le cui assunzioni sono da tempo nel mirino della Corte dei conti) che, dopo anni di “serenità” sta vivendo un momento di intenso rinnovamento per quello che riguarda le posizioni dei singoli dipendenti. Molti gli spostamenti stabiliti in questi giorni dal Presidente Antonello Mazza: cambi di uffici, cambi di sede, cambi di competenze. Ovviamente, come sempre accade quando si cambia, non tutte le novità sono state gradite dai diretti interessati e c’è chi parla anche di “epurazioni” e spostamenti punitivi, come colpo di coda della giunta Chiavetta, caduta nelle scorse settimane per le dimissioni di 16 consiglieri tra maggioranza e opposizione. Nessuno vuole entrare nel merito di quella che è stata presentata come una riorganizzazione, tuttavia, le polemiche non mancano, compreso il fatto che, pare, alcuni ruoli di coordinamento, siano ricoperti da persone che, sulla carta, non sembrano avere i titoli per poterlo fare. Gli ultimi mesi della giunta di centrosinistra passeranno alla storia per altri spostamenti di rilievo. L’ultimo atto dell’ex sindaco prima delle dimissioni (ritirate dopo 20 giorni), infatti, è stata una delibera che ha riassegnato tutte le deleghe dirigenziali, in un balletto di competenze che ha fatto saltare i nervi a più di qualcuno, a partire dal Dirigente Rita Dello Cicchi, che in un comunicato stampa, chiarì la sua posizione sul provvedimento. “Un’iniziativa che fa pensare – sostenne la Dello Cicchi – ad un atto d’impulso che manca della opportuna programmazione e di quella ragionevolezza che devono ispirare chi ha nelle mani il governo del paese. Da dirigente al servizio di questa città mi sento sinceramente e profondamente sconfortata da un atto tanto sgradevole, quanto scarsamente motivato, che come primo effetto, va a gettare nel caos l’intera struttura comunale e considera ancora una volta i dirigenti come pedine di uno scacchiere, spostate a piacimento dal giocatore di turno”.