Politica

Vasoli: “Acqualatina si appella ai Sindaci, ma non prende impegni”

“Ho letto con molta attenzione le dichiarazioni dei sindacati e dell’amministratore delegato di Acqualatina, l’indomani della cassa integrazione di alcuni dei suoi dipendenti. Non ritengo corretto appellarsi ai sindaci dicendo ‘il futuro per noi dipende anche dal senso di responsabilità che tutti i nostri concittadini dimostreranno, e a questo vi chiediamo di dare il vostro prezioso contributo’.

Questa frase, unita alle dichiarazioni stampa dell’amministratore delegato Marco Lombardi ‘che di questa responsabilità fa anche parte il dovere di tutti gli utenti di pagare per un servizio che, seppur tra mille difficoltà, stiamo garantendo’, suona come una minaccia al pagamento delle bollette, poi addolcite dalle due righe ‘In aggiunta la Società adotterà tutte le azioni necessarie a tutelare le utenze più deboli’.

Forse sarebbe stato opportuno, oltre a rivolgersi al senso di responsabilità di ognuno (che i cittadini hanno dimostrato ampiamente in questo momento) spiegare quali saranno le azioni messe in campo da Acqualatina per tutelate le fasce deboli. Mi sarebbe piaciuto capire come la società supporterà i tanti imprenditori che hanno sempre pagato regolarmente le bollette e che ora a serrande abbassate, stanno accumulando debiti. Mi sarei aspettato da una società al 51% pubblica, che lavora in regime di monopolio, dopo un mese dal lockdown, avere più risposte in merito alla tutela dei più deboli per un bene primario come l’acqua e non il preavviso di fattura a mezzo stampa”. Così in una nota stampa il consigliere consigliere comunale di Anzio Flavio Vasoli.