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Nettuno – Lo sport abbandonato, che il Commissario intervenga

Sarà un’agenda fitta quella del commissario prefettizio Raffaela Moscarella. Tanti i nodi da sciogliere in questo anno di gestione. Il primo step sarà quello del bilancio, ma anche sulla festa di maggio il commissario viene incalzato, oltre alla perenne emergenza sociale ed economica che vive la città di Nettuno. Ma c’è un’altra questione che bisogna affrontare. Potrebbe sembrare di secondaria importanza, ma il fatto che lo sport stia sparendo da Nettuno è gravissimo e necessita di una presa di posizione urgente. I lucchetti al campo di baseball Steno Borghese sono il simbolo della decadenza di una città intera. Lo stadio più grande di Europa, l’unica città nel campionato italiano ad avere due squadre in massima serie, ma nessun campo su cui giocare con le partite interne che si svolgono a Roma. Eppure all’entrata di Nettuno recitano “Città del Baseball” perché che piaccia o meno, che si consideri importante oppure no, questo sport rappresenta la città del Tridente, in Italia, in Europa e nel Mondo. Il campo è stato chiuso a causa di irregolarità amministrative sul quale non si è riuscita a fare luce soprattutto per il coinvolgimento nella questione di esponenti politici. L’arrivo del Commissario, in questo senso, rappresenta un’occasione unica da cogliere immediatamente per fare chiarezza e ripristinare una regolarità che sembra essere sempre più aliena in questa questione.

Non solo il baseball, però. E’ da dicembre che le società di Nettuno e Falasche stanno lavorando per un progetto di fusione. Nelle idee dei vertici c’era quello di mantenere l’attività al Celestino Masin, specialmente con la prima squadra che partecipa al massimo campionato regionale. L’inagibilità delle tribune, però, sta purtroppo costringendo, mentre la fusione si fa sempre più concreta, a spostare tutta l’attività calcistica al Villa Claudia di Anzio. Anche in questo caso le colpe amministrative sono molteplici. Da quando a settembre è stato chiuso il Masin non si è ancora capita la quantificazione dell’intervento per ridare l’agibilità all’impianto. Una situazione che solo un simbolo di legalità e regolarità come il Commissario prefettizio può sbloccare, o perlomeno chiarire.

La preghiera è che lo sport non sia dimenticato anche dal Commissario Prefettizio, cosa che sembra essere stata fatta, visti i risultati che ci troviamo davanti, negli ultimi anni dall’Amministrazione.