Da due mesi, cinque agenti della di polizia di Genova sono pagati per stare a casa a fare i badanti dei cani poliziotti loro affidati. Si tratta di cani addestrati per fiutare droga ed esplosivi. Sono a casa perché il posto in cui sostavano è stato alluvionato e non è più utilizzabile come ricovero per gli animali.
Il caso prende il via a novembre, quando, come raccontato da Repubblica, il sindacato di polizia Silp Cgil denuncia la situazione venutasi a creare all’interno della caserma del Reparto Mobile di Bolzaneto, dove si trova l’unità cinofila. Il canile viene chiuso per gli eventi alluvionali. La decisione del Viminale per i cinque cani (tre labrador, un pastore tedesco e un pastore australiano, tre anti sabotaggio, uno anti droga e uno destinato alla ricerca delle persone) in un primo tempo è quella di trasferirli al centro cinofili di Nettuno. Ma il sindacato insorge per due ragioni: “Assurdo pensare di perderli già sono pochissimi: c’è un solo cane antidroga in tutta la Liguria, in una città come Genova con il Porto più grande d’Italia e con tutte le richieste che arrivano dalle scuole per fare controlli”. Ma vanno considerati anche gli aspetti economici, visto che i conduttori dovrebbero seguirli con un trattamento di trasferta molto oneroso per l’amministrazione. Da qui la situazione attuale, agenti a casa con i cani, in attesa di sistemare il canile.
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