Una vittoria dietro l’altra per la Ecocar che, dopo aver visto archiviato il procedimento di commissariamento sia per la Ecocar nei cantieri di Casaluce e Caserta che per la Ipi, sempre a Caserta, ora incassa anche la revoca del provvedimento di interdittiva antimafia dal Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio.
A pesare sulla decisione dei magistrati anche l’annullamento dell’interdittiva antimafia alla Alba Paciello, la ditta originariamente colpita dal provvedimento e grazie alla quale anche la Ipi era rimasta coinvolta nell’Interdittiva. Il Tar ha riconosciuto le ragioni della ditta che opera anche nel Comune di Nettuno per quello che riguarda il servizio di nettezza urbana e che, in questi giorni, si è aggiudicata l’appalto anche per il Comune di Anzio. L’udienza per discutere il merito della vicenda è fissata per il prossimo 26 febbraio, ma ci sono fondati motivi di ottimismo, alla luce del fatto che il provvedimento non ha mai riguardato la Ipi direttamente ma solo in quanto associata ad un Consorzio temporaneo di imprese. Non solo, la ditta del Consorzio che aveva portato al provvedimento, come detto, a sua volta ha vinto il ricorso. Finisce così un incubo per la Ipi, che ha rischiato di perdere il contratto con il Comune di Nettuno, di essere esclusa dalla gara di Anzio e, soprattutto, ha avuto un danno per non aver potuto partecipare alle gare promosse da altri comuni durante il periodo in cui l’interdittiva era operativa.
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