E alla fine tocca anche Nettuno l’inchiesta Mafia Capitale, per quello che riguarda l gestione dei centri immigrati. Nel mirino degli investigatori, insieme alla cooperativa Eriches di Salvatore Buzzi (che gestisce un solo centro ma con 370 ospiti) anche il gruppo Domus Caritatis e Cds (che secondo le intercettazioni e le analisi della procura di Roma era in stretto contatto con quello di Buzzi, Odevaine e Carminati) e che di realtà in gestione ne hanno quattro, di cui due a Roma, una a Tivoli e l’ultima a Nettuno. E’ proprio Buzzi, intercettato a dire senza mezzi termini «tu c’hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno…». E non si può non credergli. Per ogni immigrato le cooperative arrivano a prendere 35 euro al giorno, che raddoppiano se si tratta di migranti minori accompagnati. Ovviamente, di queste somme, gli stranieri accolti in Italia vedono poco o nulla. I gestori dei centri tagliano su tutto, dal vestiario al personale necessario alle strutture e, soprattutto, tagliano sui pasti. Ai cittadini ospiti viene offerto vitto del valore medio di 2 euro al giorno, prodotti di pessima qualità in razioni minime (equivalenti a quelli delle mense dei bambini all’asilo). Solo la cooperativa di Buzzi intascava 12,7 milioni l’anno, ma anche la Domus Caritatis e Cds non si potevano lamentare. Sulla Domus e la sua gestione dei centri immigrati la Procura di arezzo ha aperto un’inchiesta, resta sorprendente che questi appalti e l’assegnazione dei centri sia collegata alla Prefettura che i mezzi a disposizioni per indagini più approfondite, certamente li ha.