Non è bastato l’esito positivo della perizia che ne attesta la sicurezza e l’agibilità per far riaprire la scuola media Andrea Sacchi di Nettuno. Nella serata di ieri il dirigente scolastico Stefano Vitale ha comunicato come la “documentazione pervenuta non sia congruente con quella richiesta dall’Istituto”, impedendo di fatto ai bambini di tornare a frequentare le lezioni nei consueti orari mattutini e presso il plesso scolastico di via Canducci. Oltre 200 alunni, infatti, dal 12 novembre sono costretti a frequentare in orario pomeridiano le lezioni presso i plessi De Franceschi e San Giacomo, tra mille difficoltà per loro e per le loro famiglie. Una situazione che sembrerebbe essere creata dalla richiesta di lavori di manutenzione ordinaria, che il comune ha previsto e programmato, per alcuni zone non meglio specificate del plesso scolastico che, come la grande maggioranza degli edifici pubblici nettunesi, presenti qualche “segno del tempo”. Nulla però che metta in pericolo i bambini, ne tantomeno la stabilità dell’edificio come dimostrano appunto le perizie effettuate. Una situazione che sta creando, come detto, infiniti disagi alle famiglie. Genitori che questa mattina hanno chiesto un incontro con il dirigente scolastico Stefano Vitale per esporre le proprie ragioni visto che lo stesso dirigente, il giorno seguente a quel 4 novembre in cui fu avvertito dai presenti un tremolio dell’edificio, aveva invitato gli stessi genitori a riportare i bambini a scuola, mentre ora con le perizie effettuate, richieste a gran voce proprio dagli stessi genitori che volevano certificazioni sulla stabilità dell’edificio prima di riportare i figli a scuola, ha disposto il proseguo dell’attività scolastica nelle altre strutture nettunesi che ospitano i ragazzi nelle ore pomeridiane. L’incontro, con tutta probabilità dovrebbe avere luogo nella mattinata di domani, sperando che serva a far tornare i bambini nella loro scuola il più presto possibile.
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