Il ruolo del Poligono militare di Nettuno e le sue necessità sono stati il fulcro questa mattina della visita del presidente della commissione difesa del Senato Nicola Latorre. Assieme a lui in visita anche Andrea Ferro, membro della commissione difesa della Camera, oltre a Bruno Astorre, membro della commissione difesa del Senato e Daniele Leodori, presidente del consiglio regionale. Una visita a Torre Astura e poi al nuovo centro di tiro a volo gestito dall’Asd Il Sorriso, e che ha come gestore tecnico Francesco D’Aniello, vice campione olimpico, che gestirà i corsi, alcuni per diversamente abili già avviati, nella nuova doppia fossa olimpica da 30 macchine. Una occasione per visitare la struttura militare nettunese e anche per parlare del personale delle mansioni tecniche che rischia la dismissione tra qui a 10 anni se non venissero formati altri allievi operai che possano raccoglie il patrimonio di esperienza dei dipendenti “anziani” che andrebbe nel dimenticatoio una volta giunta l’età della pensione.
“Questo incontro ha confermato il ruolo fondamentale che la struttura mantiene nel nostro sistema di difesa – ha dichiarato il senatore Nicola Latorre – ma anche per la tutela dell’ambiente. In questo quadro la struttura va rafforzata per il ruolo strategico che rappresenta. Questo è un laboratorio dove si rafforza la sicurezza dei nostri ragazzi impegnati in missione e permette al nostro sistema militare di accompagnare la crescita tecnologica, fondamentale per le nostre difese. Bisogna avere la consapevolezza – prosegue Latorre – che c’è bisogno di implementare la forza lavoro con personale che sia si in grado sia di far crescere sotto il profilo tecnologico le nostre difesa, ma senza smarrire il patrimonio di esperienza del personale delle mansioni tecniche che lavora qui. E’ un’operazione complessa, ma ci stiamo lavorando. La ri-organizzazione del sistema difesa è un nostro obiettivo. La gestione della struttura – conclude Latorre – e il rapporto con la comunità e con il sistema imprenditoriale esterno sono un irrinunciabile patrimonio del nostro sistema Paese”.
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