Il Professor Daniele Maggiore, candidato a Sindaco di Nettuno ha voluto condividere con i suoi sostenitori la bellissima lettera ricevuta in questi giorni dall’amico e collega Pino Bongarzoni.
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Caro Daniele
mi scuso se da un pò non mi faccio sentire, ma purtroppo gli impegni non cessano mai, anche da pensionato.
Adesso però ti sccrivo, perchè ho appreso dalla stampa della tua canditatura a Sindaco di Nettuno e non posso negare che la cosa mi riempie di gioia.
La sorpresa della notizia mi ha indotto ad effettuare una serie di riflessioni, suscitandomi moltissimi ricordi del mio passato.
Come è facile comprendere io sono rimasto molto legato alla mia città natale, alla stima che ho per te ed alla tua serietà, senza dubbio accentuata dalla professione che eserciti ed intimamente sono rimasto molto contento per la tua scelta di accettare l’attuale proposta elettorale.
Come rivedendo un vecchio film, ho rivissuto tanti emozionanti momenti della mia gioventu’, insieme ad i vecchi compagni di allora.
Ricordo perfettamente quando mi inscrissi alla Facoltà di Medicina della Sapienza di Roma e quasi contemporaneamente iniziai a frequentare, da giovane studente interno, la chirurgia dell’Ospedale “Barberini “ di Nettuno, dove trascorrevo buon parte delle mie giornate. In quel periodo il Primario Chirurgo dell’Ospedale di Nettuno era il Professor Beltrami, che proveniva dalla III Clinica Chirurgica della Sapienza. Ovviamente è superfluo dire che essendo nato e cresciuto a Nettuno, conoscevo molti dei Medici, Infermieri ed anche Impiegati amministrativi che lavoravano nell’Ospedale; ambiente quindi per me molto familiare. Dopo alcuni anni il Professor Beltrami dovette lasciare l’Ospedale di Nettuno, perchè ando’ ad insegnare Patologia Chirurgica, alla giovane Università di Chieti in Abruzzo.
A Netttuno arrivò il Professor Enrico Maggiore, tuo padre, con cui rimasi alcuni anni sempre per imparare i segreti della chirurgia e sempre con finalità condivise.
Nel novembre del 1973, la Patologia Chirurgica di Chieti, Diretta dal Professor Beltrami ebbe anche l’assegnazione del Reparto Ospedaliero, per cui Vanni Beltrami invitò un gruppo di Medici Laziali a raggiungerLo a Chieti per iniziare a lavorare in un Reparto di Insegnamento Universitario ed in questo gruppo c’ero anch’io. Immaginate il trauma di lasciare i Genitori, la città, i luoghi in cui ero cresciuto, gli innumerevoli amici, il Professor Maggiore e tutto lo Staff chirurgico; ricordo che in quel periodo conobbi anche te, caro Daniele. Quindi i motivi per rimanere legato alla mia città sono molti e tutti intensamente emotivi. Cercai di mantenere i rapporti con Nettuno, continuando a svolgere, visite ambulatoriali, con cadenza regolare, anche per relazionarmi, non solo telefonicamente, con i miei genitori, parenti, amici e persone care. Tale attività venne effettuata fino al 2018 anno in cui per una dissezione aortica, oltre a rischiare la vita, ho dovuto subire diversi interventi cardiochirurgici ed ho dovuto interrompere la professione, ma il tutto ha avuto un lieto fine.
Quindi dopo un flash-back della mia vita da cittadino nettunese, ho dovuto realizzare che ancora oggi il legame con Nettuno ed i risvolti che ne derivano sono vivi ed intensi, per cui sapere che, in un periodo di confusione politica come quella che stiamo vivendo, la cittadina del mio cuore, potrebbe essere affidata alla guida di una persona, di ottima famiglia, seria, avvezza alla organizzazione e gestione di strutture complesse e che inoltre io conosco e stimo da molti anni, mi riempie di gioia e mi fa sperare in una evoluzione socio-economica futura positiva, nonostante il brutto periodo storico. Pertanto ti invio tantissimi auguri ed un forte abbraccio”.
Ad Maiora carissimo Daniele, Pino Bongarzoni