Possono guardare il bicchiere mezzo pieno i genitori dei circoli scolastici di Nettuno dopo l’incontro sul servizio mense andato in scena questo pomeriggio con il Commissario Prefettizio Raffaela Moscarella. I rappresentanti degli istituti comprensivi del territorio hanno presentato una serie di proposte ottenendo importanti risultati. A parte la proroga del termine di iscrizione avvenuta qualche giorno fa, i genitori possono ritenersi soddisfatti per l’introduzione del ticket pasto già a partire dal mese di novembre. Il ticket consiste in una ricevuta che il bambino dovrà consegnare al momento del pasto per poter usufruire del servizio si refezione scolastica. Un rimedio, questo, per cercare di contrastare l’elevato tasso di evasione che colpisce questo settore e che penalizza tutti i genitori che pagano.
Altra importante conquista è quella dell’abbassamento delle tariffe a partire dal mese di gennaio. Impossibile applicare questo sconto sin da subito visto che il Comune per mantenere l’equilibrio di Bilancio aveva bisogno di incassare entro il 31 dicembre questi 70mila euro circa. Resta un po’ l’amaro in bocca per il fatto che a pagare per le necessità economiche del Comune siano state le famiglie con figli e non tutta la popolazione, ma c’è da essere soddisfatti per aver ottenuto buona parte delle proposte avanzate. Inoltre a gennaio verrà varato anche un nuovo regolamento delle mensa che verrà sottoposto all’attenzione proprio dei genitori e che vedrà la rivisitazione delle fasce di reddito oltre che dei costi del servizio.
Nell’ambito dell’incontro il Commissario ha tenuto anche ha sottolineare, stando a quanto riferito dai genitori presenti all’incontro, come il servizio di refezione scolastica non sia obbligatorio e che chiunque, volendo, può rescindere il contratto permettendo ai bambini di mangiare a scuola con un pranzo al sacco. Resta da vedere se le scuole e dirigenti del territorio siano o meno attrezzati per garantire questo tipo di servizio.