Non conosce un freno il sistema di intimidazioni messo in piedi nel capoluogo pontino ai danni dei magistrati del Tribunale locale. Nei giorni scorsi, persone da identificare hanno lascito delle feci fuori dalla porta del giudice Nicola Iansiti. Dopo i manifesti mortuari affissi con il nome del giudice Lucia Aielli e la visita della commissione parlamentare antimafia, con l’audizione delle autorità locali, quindi, la risposta dei malviventi locali è stata chiara. Iansiti, qualche anno fa, subì un altro atto intimidatorio benpiù grave. Ignoti spararono contro la sua auto. Il livello di guardia per la sicurezza dei magistrati locali è certamente da alzare.
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