L’opposizione, nella giornata di ieri, ha occupato il consiglio comunale di Pomezia. A renderlo noto sui propri profili social i consiglieri del Partito Democratico e in particolare la capogruppo Dem Eleonora Napolitano. “Abbiamo occupato il Consiglio Comunale – ha scritto – in attesa di un confronto democratico con la maggioranza. Sarebbe bello avere il sostegno di più cittadine e cittadini possibili qui sotto al Palazzo Comunale”.
I motivi dell’occupazione sono da ricondurre alla mancata presentazione in aula da parte della maggioranza al consiglio comunale voluto proprio dalle opposizioni per rimettere in discussione l’atto con in quale l’Amministrazione Felici ha deciso di acquistare l’immobile di via dei Castelli Romani per farne la nuova sede della scuola Marone.
“Luci accese e il Partito di maggioranza che si riunisce a cercare la quadra, i numeri, gli equilibri interni…questo interessa loro e solo questo – ha scritto ancora la Napolitano – postando la foto degli uffici comunali illuminati di sera. I loro interni e personali destini… Si stava, evidentemente, per riunire FdI e insieme ai consiglieri comunali, i loro “sostenitori”… A varcare il portone della Casa Comune, personaggi che speravamo di non dover vedere più… Questo “ritorno al passato”, ne sono certa, non porterà nulla di buono per la nostra Città…”.
In serata è arrivata una nota stampa del PD di Pomezia.
“Il 5 dicembre, dopo l’intervento del Prefetto cui le minoranze si sono rivolte per segnalare alcune irregolarità nella gestione democratica a guida Felici, arriviamo ad ottenere un Consiglio Comunale – richiesto da tutta la minoranza – per revocare le delibere propedeutiche dell’acquisto dell’immobile sito in Via dei Castelli Romani 24. Il Consiglio, in prima convocazione, viene aperto e poi mandato deserto dalla maggioranza. Questa ne chiede la sospensione in modo pretestuoso, il Presidente avalla (contravvenendo al Regolamento che consente la sospensione solo dopo due ore dall’inizio dei lavori) e dopo la pausa la maggioranza (escluso il Capogruppo della Lega Salvitti) non si presenta in aula. Si rimanda tutto alla seconda convocazione. Assenti tutti (tranne Salvitti); il Consiglio viene aperto da Renzo Mercanti quale Vicepresidente non vicario e dichiarato nullo dalla Segreteria comunale per mancanza del numero legale nonostante le minoranze chiedessero si facesse prevalere la regola del 1/3 dei consiglieri presenti come previsto dallo Statuto. A fronte dell’atteggiamento antidemocratico con cui la Felici e i suoi pensano di poter gestire la cosa pubblica, i consiglieri del PD decidono di occupare il Consiglio Comunale al fine di avere un confronto con la maggioranza per una loro assunzione di responsabilità. Un’azione forte ma necessaria per tentare di ripristinare il rispetto delle Istituzioni e della Città che rappresentiamo in seno al Consiglio Comunale. Dopo ore di occupazione, il Presidente del Consiglio e il vicepresidente decidono di conferire con le minoranze. Otteniamo garanzia della convocazione di una Conferenza Capigruppo che viene immediatamente sconfessata perché la Sindaca pone il diktat al Presidente del Consiglio Comunale di non convocarla. Siamo davvero stanchi di questa gestione irresponsabile e proprietaria delle Istituzioni a firma Felici. Vogliamo solo veder riconosciuto il nostro diritto a rappresentare con responsabilità e serietà le cittadine e i cittadini che ci hanno accordato la loro fiducia elegendoci a rappresentanti dei loro bisogni e desideri. Per quanto ancora la Sindaca e i suoi vorranno portare avanti questa gestione “autoritaria”?”. Il Gruppo consiliare PD Pomezia.
Home Notizie Ardea e Pomezia Pomezia, il Pd occupa il consiglio comunale: “Basta gestione autoritaria”
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