Aprilia

Aprilia celebra la Liberazione e l’88° anniversario dalla fondazione

La cerimonia istituzionale della Festa della Liberazione è stata anche l’occasione per ricordare l’anniversario della Fondazione di Aprilia, avvenuta il 25 aprile 1936. Il sindaco della città, Lanfranco Principi, ha tenuto il suo discorso alla presenza delle autorità civili, militari, delle associazione combattentistiche d’arma e dei rappresentanti dell’amministrazione presso il monumento ai caduti di piazza della Repubblica. Dopo la deposizione della corona d’alloro, hanno preso la parola il Primo Cittadino e il presidente della sezione Anpi Vittorio Arrigoni Filippo Fasano. A chiudere l’evento, l’esibizione della Fanfara dei Bersaglieri Adelchi Cotterli in piazza Roma. “La libertà – ha sottolineato il sindaco Principi – è il bene più prezioso del quale l’essere umano dispone, per la nostra e per le nuove generazioni rappresenta un bene inalienabile, certo e solido, ma il 25 aprile torna ogni anno a ricordarci che la nostra libertà è un bene conquistato a caro prezzo, un’eredità preziosa che tanti giovani, uomini e donne, ai quali oggi vogliamo rendere omaggio, ci hanno donato sostenendo questo ideale fino alla morte; un bene che questi martiri della democrazia hanno voluto affidarci con il compito di custodirlo a garanzia di una pace duratura tra le persone, tra i popoli, tra le nazioni. Mentre le tensioni internazionali rendono la pace una chimera e la guerra torna a infuriare con focolai sparsi in più parti del mondo seminando ancora e ancora morte e devastazione, siamo qui insieme a veicolare il nostro messaggio di pace perché i nostri figli possano farne tesoro consapevoli che la pace è radicata nel dna del nostro paese, che scorre attraverso le parole della nostra Carta Costituzionale. L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali. Di questo principio dobbiamo far tesoro ogni giorno; abbiamo il dovere morale di divulgarlo nelle scuole, di insegnare ai giovani che quel sacrificio compiuto 79 anni fa da coloro che per il nostro paese hanno dato la vita, aveva il solo scopo di veder fiorita la democrazia, la libertà e la pace. Viva Aprilia, viva l’Italia, viva la Liberazione”.
Fabiano Aureli