Non mancano i colpi di scena per quello che riguarda l’assegnazione del bando del servizio rifiuti nel comune di Anzio. Nelle scorse settimane il dirigente dell’ufficio ambiente dopo la certificazione della Prefettura aveva revocato l’assegnazione definitiva del bando all‘Ati Gesam – Ecocar. La revoca si era resa necessaria è poiché la Prefettura aveva certificato l’esistenza di un’interdittiva antimafia in corso. In realtà la Ecocar aveva ottenuto a metà dicembre la sospensiva del provvedimento inviato in copia anche all’Amministrazione neroniana che, invece, non ne ha tenuto conto. Dopo la certificazione della Prefettura, evidentemente antecedente al pronunciamento di sospensiva del Tar, l’Amministrazione neroniana ha prima revocato l’appalto alla Gesam – Ecocar e poi lo ha assegnato alla seconda in gara, ossia la Camassa Ambiente. I titolari della Gesam – Ecocar hanno quindi fatto ricorso prima contro l’amministrazione di Anzio, quindi si sono rivolti al Tar chiedendo di bloccare la procedura che gli escludeva dall’appalto neroniana sulla base appunto della sospensiva ottenuta a metà dicembre. Il tribunale amministrativo regionale si è quindi espresso oggi con un procedimento di urgenza per bloccare l’assegnazione dell’appalto alla Camassa Ambiente riconoscendo le ragioni della Gesam- Ecocar, tutto questo in attesa che sempre il Tar si esprima nel merito della sospensiva in un’udienza apposita fissata per il prossimo 8 aprile. Si complica la vicenda del bando dei rifiuti che in questo momento resta in sospeso per decisione del Tar avendo la Gesam – Ecocar i titoli per aggiudicarselo sempre in attesa del pronunciamento definitivo.