Il Presidente dimissionario della Capo d’Anzio Luigi D’Arpino, in attesa che il Consiglio di amministrazione decida sulla sua sulla decisione di abbandonare la guida della Società per azioni destinata alla realizzazione del progetto del nuovo porto di Anzio, dice la sua su un episodio, tutto da verificare, che alcuni utenti di Facebook hanno segnalato on line. “Intanto che non facciamo il porto – ha scritto Alessandro Tinarelli, che ha assistito alla scena – cacciamo i turisti che vogliono fermarsi al ristorante. Marinai della Capitaneria invitano il comandante dello yacht a staccarsi dalla banchina dopo essersi accertato che è troppo grande anche da mandare al porticciolo”. Questa la notizia che D’Arpino non ha proprio digerito.
“Ho letto che nella giornata di oggi la Capitaneria di Porto avrebbe allontanato un’imbarcazione dal molo – ha commentato D’Arpino – e mi sembra veramente incredibile che non ci sia davvero nessuno che questo porto e il turismo lo vogliano. Sottolineo che non sono certo dell’accaduto – ha detto ancora – ma dopo che per anni, in passato gli ormeggiatori hanno goduto del sostegno di alte cariche della Capitaneria, oggi ci troviamo a cacciare i turisti che magari vogliono scendere e lasciare due lire sul nostro territorio. Se è vero quello che è accaduto è assurdo… un posto si poteva e si doveva trovare. Queste cose mi confermano nella convinzione che sarà difficilissimo fare qualcosa di buono per questa città”.
A rincarare la dose proprio Tinarelli. “Un motoscafo di circa 15 metri marca Rizzardi è entrato in porto e voleva ormeggiare tra i pescherecci perché gli armatori intendevano andare in un ristorante – spiega – ma è arrivato immediatamente un marinaio della Capitaneria che gli ha impedito l’ormeggio, gli ha chiesto la misura dell’imbarcazione, che non era idonea per ormeggiare nel porticciolo turistico, per questo il comandante dello yacht ha fatto scendere le persone ed è andato via. Dobbiamo prendere atto – conclude – che il nostro porto non accoglie i turisti”.