Il comune di Anzio ha revocato l’assegnazione definitiva dell’appalto del servizio di Igiene urbana con la motivazione che la Eco.car – Gesam, avendo un ricorso pendente al Tribunale amministrativo regionale (Tar) del Lazio (con l’udienza per discutere il merito del ricorso fissato per l’8 aprile 2015) non può provvedere all’aggiudicazione definitiva fino, appunto, al giudizio del Tribunale stesso sull’Interdittiva antimafia che ha colpito l’azienda a causa della sua compresenza in un consorzio temporaneo di imprese in cui era presente un’altra azienda, colpita dal provvedimento. Azienda che, in provincia di Caserta, ha già presentato e vinto il ricorso in Tribunale contro il provvedimento. Quindi, l’aggiudicazione del bando, in autotutela per l’ente comunale (che rischia un ricorso sull’eventuale assegnazione alla seconda classificata) resta sospesa fino alla discussione di merito. La Eco.car, in ogni caso, impugnerà la comunicazione di avvenuta sospensione dell’assegnazione del bando, in quanto a giudizio dei legali della società il Tar, che aveva già sospeso in data 19 dicembre 2014 il procedimento di Interdittiva (non a caso sono stati sollevati i commissari imposti in un primo momento a Gaeta non essendoci i presupposti dell art 32 normativa Anac). In sostanza, in questo momento, la Eco.car gode della sospensiva del provvedimento di Interdittiva antimafia, concesso dal Tribunale dopo il ricorso, un provvedimento che sospende tutti gli atti fino alla discussione di merito, fissata in un primo momento al 26 febbraio e poi, rinviata all’8 aprile. Difficile la posizione dell’Amministrazione che, se dovesse assegnare il bando alla seconda classificata rischia una causa milionaria. Il ricorso della Ecocar, in ogni caso, dovrebbe permettere di arrivare, alla data dell’8 aprile, togliendo l’amministrazione dall’impasse.