Sulla situazione di emergenza costante che si vive al Pronto soccorso dell’ospedale di Anzio ci sono diversi interventi. Dopo gli infermieri che difendono il direttore sanitario e puntano il dito contro una politica di tagli scellerati, è sempre un infermiere a dire la sua sulle responsabilità della situazione di disagio. “Il vero problema dell’ospedale di Anzio e anche del sovraffollamento del Pronto soccorso – spiega – sono i posti letto che mancano, selvaggiamente tagliati e ridotti in questi anni e svenduti ad una sanità privata che fa solo lavoro di bed & breakfast per poi missilizzare i pazienti che ospitano, nei pronto soccorso pubblici quando essi presentano qualche segno di instabilità e dove rimangono in attesa di un posto letto che non c’è e non esiste più. Nei nostri ospedali si continua a tagliare, a chiudere i reparti mentre si continuano a convenzionare posti letto di strutture private a bassissima capacità assistenziale: in questi giorni – conclude l’infermiere – la Regione Lazio dell’impalpabile Zingaretti ne ha convenzionati altri 400…questa è la vera malasanità che non fa notizia ma fa quattrini: striscia la carta di credito altro che striscia la notizia”.