Il decreto milleproroghe del governo Renzi, che può salvare alcuni tribunali locali dalla chiusura, tra cui l’ufficio del Giudice di Pace di Anzio (ancora aperto solo per permettere lo smaltimento delle pratiche pregresse) ha ridato fiato alle speranze di cittadini e operatori che vedevano in questa chiusura un danno grave alle comunità locali, che hanno disposizione sempre meno servizi. Sulla vicenda il sindaco di Nettuno Alessio Chiavetta ha presentato una proposta concreta per riuscire a scongiurare la chiusura: “Dividere le spese di mantenimento della struttura con il comune di Anzio, e utilizzare il personale in esubero delle ex Province per il funzionamento degli uffici”. Sulla vicenda interviene anche Francesco Novara, segretario comunale di Anzio del partito Fratelli d’Italia – Alleanza nazionale. “Io sono un avvocato – spiega – e conosco bene i problemi cui vanno incontro i cittadini con la chiusura definitiva degli uffici del Giudice di Pace. Anche per contestare una multa – spiega – è necessario arrivare fino a Genzano, con costi e fastidi facili da immaginare. Riuscire a tenere aperta la sede di Anzio è importante e, alla luce del decreto milleproroghe del Governo che concede questa opportunità ai comuni che intendono farsi carico delle spese di gestione degli uffici – sottolinea – chiedo al sindaco Luciano Bruschini di prendere posizione sull’argomento”. L’interrogazione sarà formalizzata nel prossimo consiglio comunale.