E’ ormai nota la vicenda dei sei bambini di Anzio, costretti a restare in una casa famiglia (con il rischio che la loro custodia venga tolta in via definitiva ai genitori e sia disposta l’adottabilità), mentre i genitori vivono in un’abitazione dove manca anche l’essenziale e l’amministrazione comunale neroniana, in linea – è bene sottolinearlo – con le normative di legge, avrebbe speso circa 500 mila euro in 3 anni, per il loro mantenimento nella struttura. A cercare di fare luce sulla vicenda, con un’interrogazione parlamentare, il senatore Luigi Manconi, del Pd, che chiede precise risposte sulla situazione e sulle possibili soluzioni ai ministri delle politiche sociali Giuliano Poletti e della giustizia Andrea Orlando. Nell’interrogazione Manconi sottolinea come con le stesse somme (o anche molto meno) sarebbe stato possibile sostenere la famiglia nel suo complesso, lasciando bambini (tutti tra i due e i dieci anni) con la mamma e il papà con cui, tra l’altro, il rapporto affettivo è ottimo.
L’esponente del Partito democratico, ex militante di Lotta Continua, nell’interrogazione che ha presentato ha specificato che la coppia neroniana ha sei figli, tolti loro dal Tribunale “in quanto ne avrebbero trascurato l’igiene personale”. A quanto pare il padre sarebbe stato assente per la maggior parte della giornata in cerca di un lavoro e la madre avrebbe “manifestato difficoltà nell’esercizio della funzione educativa”. Un provvedimento preso sulla scorta della relazione di due educatrici: “Le condizioni economiche della famiglia sono alquanto precarie. La casa è molto piccola e sporca, la madre non lava abbastanza i suoi figli, non li sa gestire e non si preoccupa del ritardo scolastico di alcuni di loro”.
I bambini da tre anni vivono in una struttura di accoglienza al Lido dei Pini e la mamma può vederli per due ore al giorno. Il senatore Manconi ha sostenuto, in base a quello che prevede la legge italiana, che non si può allontanare un minore dalla sua famiglia solo perché povera. Ai ministri Poletti e Orlando, l’onorevole ha così chiesto di sapere quali siano le somme spese dal Comune di Anzio per mantenere i bambini nella comunità, se davvero si tratta dei 500mila euro circa di cui si parla, specificando che, in tal caso, si tratterebbe di “una cifra che, diversamente investita, avrebbe potuto consentire alla famiglia una più adeguata sistemazione abitativa e un’assistenza capace di superare limiti e carenze, senza allontanare i figli dai loro genitori”. Si resta in attesa delle risposte.