Sei bambini di una famiglia residente ad Anzio rischiano di essere tolti in via definitiva alla famiglia. La storia è stata raccontata su Rai tre nel programma Presa diretta. Una famiglia unita, piegata da seri problemi economici e abitativi legati al fatto che entrambi i genitori non riescono a trovare un lavoro stabile. I bambini sono legatissimi tra loro e ai genitori ma spesso sono ospiti in una casa famiglia della zona, proprio per i problemi economici del nucleo familiare. Il rischio ora è che il Tribunale dei Minori, a fronte di queste lunghe assenze da casa, decida di rendere i ragazzini adottabili, di fatto allontanandoli dai genitori in via definitiva, ma anche allontanandoli tra loro. I bambini, infatti rischiano di andare a vivere ognuno con una diversa famiglia (l’adozione di 6 bambini è evidentemente problematica). A cercare di evitare il peggio l’avvocato della famiglia. “Ho chiesto al Tribunale di tenere insieme almeno i due figli più piccoli, legatissimi tra loro – ha detto l’avvocato – il rischio in questa famiglia in cui c’è un grande affetto reciproco, è quello di creare danni psicologici permanenti”. Anche i figli hanno scritto al giudice, chiedendo di poter tornare a casa, anche solo nel fine settimane, a testimonianza di un’armonia familiare profonda e della presenza di disagi esclusivamente materiali. In questo quadro l’amministrazione comunale neroniana sembra del tutto impotente. Il sindaco di Anzio Luciano Bruschini, intervistato sulla vicenda spiega “che con i soldi che lo stato investe per mantenere i minori lontani dalle famiglie potrebbe aiutare le famiglie stesse (il comune di Anzio, fino ad oggi, per sostenere la permanenza dei sei bambini in Istituto avrebbe speso circa 500mila euro, ma non può dare parte di quei soldi alla famiglia stessa), ma che al momento mancano gli strumenti di legge per intervenire in questa direzione”. Non c’è quindi modo di trovare un alloggio popolare né di intervenire in maniera significativa. Una situazione incredibile, anche alla luce delle somme che lo Stato mette a disposizione per i minori mantenuti in Istituto, e mentre una famiglia rischia di spaccarsi, la politica resta a guardare. Eppure, come sottolineano sia l’avvocato che il giornalista in studio, la Costituzione e la legge italiana vietano espressamente l’allontanamento dei figli dal nucleo familiare per i soli motivi economici.
E non mancano conflitti di interesse su cui indagare (alcuni giudici sono soci onorari di cooperative che si occupano dei minori sottratti alle proprie famiglie, cooperative che vivono di consistenti fondi pubblici) e che fanno sorgere ombre anche sulle motivazioni che portano ad alcuni allontanamenti.