Un incontro pubblico, alla luce del sole, all’interno del quale ci possa essere la giusta partecipazione di tutta la cittadinanza visto che si discute della salvaguardia di un’importante area verde di Anzio, ossia la Vignarola.
Questa in sostanza la richiesta, avanzata dal comitato di Anzio a difesa della Vignarola, nei confronti di Sebastiano Attoni, assessore neroniano alla Pianificazione Urbanistica.
Attoni, in seguito al ricorso al Tar e all’esposto alla Procura della Repubblica di Velletri, aveva accettato un incontro con gli attivisti per il 3 giugno, ma all’interno delle segrete stanze dell’ufficio tecnico del comune di Anzio. Oggetto del contendere? Secondo il comune di Anzio all’interno della Vignarola sono edificabili circa 60.000 metri quadri di edilizia per attività turistico ricettive mentre il comitato fa notare come il piano regolatore vigente ne preveda solo 20.000, quindi un terzo di quanto proposto.
“Ci consenta di dire, assessore, che il luogo ci sembra del tutto inadatto ad ospitare i cittadini” spiegano dal comitato. “Se ci vuole incontrare per avere dei chiarimenti tecnici nessun problema, verremo in delegazione in qualsiasi giorno della settimana, perché ogni tipo di confronto è utile, ma non lo si chiami dibattito pubblico. Pensiamo che sia necessario invece coinvolgere gli abitanti di Anzio in un incontro aperto sul futuro della città, cosa che sarebbe dovuta avvenire prima della vostra adozione in giunta della variante da noi contestata. Rilanciamo quindi la nostra proposta di incontrarla a Villa Sarsina, in presenza del Sindaco e di qualsiasi altro rappresentante del Comune, per un confronto di merito in presenza di un moderatore neutro e, soprattutto, degli abitanti di Anzio”.
(di Daniele Mancin)