Anzio – Crociera da incubo, la rabbia dei turisti finisce in tribunale

Sono ormai sbarcati tutti quanti i turisti che avevano scelto di passare le vacanze di Natale 2014 sulla nave Sinfonia della Msc crociere, ma la rabbia e la delusione che ha accompagnato il loro tragitto, (Genova, Civitavecchia, Messina, Atene, Istanbul, Olimpia – al posto di Atene – Malta – solo da lontano – e Genova) ancora non è sbollita. Tutti – tra cui un gruppo di circa dieci turisti di Anzio – hanno ottenuto uno sconto del 20% sul biglietto per i disagi patiti, ma molti hanno deciso che il rimborso concesso dalla società non è sufficiente e si sono rivolti a dei legali per fare causa. Altri ancora hanno deciso di affidare la propria esperienza, del tutto negativa, ai blog per croceristi raccontando cosa è accaduto. “Confermo il giudizio sulla crociera di Natale 2014, una crociera pessima- scrive Giuseppe su http://www.qcrociere.it – al momento dell’imbarco ci è stato comunicato che la tappa di Creta sarebbe stata sostituita con Olimpia (in realtà erano stati messi fogli informativi al check in, che non tutti hanno visto). La tappa di Malta è stata cancellata all’ultimo minuto motivando la decisione con le avverse condizioni atmosferiche, ma al momento dello sbarco il vento era a 29 nodi ed il mare era un po più agitato del solito. Sulla nave si erano diffuse voci che le modifiche all’itinerario e l’annullamento della tappa di Malta fossero dovute al non ottimale funzionamento di uno dei due motori, tale voce trovava conferma nel fatto che la scia del motore di sinistra era perfettamente gonfia mentre quella del motore di destra era molto più ridotta. I croceristi hanno fatto valere il loro malcontento con diverse manifestazioni (occupazione della reception, richiesta di diversi incontri con il comandante, forme articolate di protesta); la cosa che è impostante chiarire è che il malcontento non è nato esclusivamente dalle modifiche dell’itinerario, bensì dal modo in cui la situazione è stata gestita. Anche quando, riconoscendo che le modifiche dell’itinerario si venivano a configurare come un danno nei nostri confronti è stato disposto un risarcimento, è stato gestito e comunicato come se fosse una concessione del comandante quale gesto di magnanimità e non come elemento tangibile per rimarcare il dispiacere della compagnia per i disagi arrecati”. Ma Giuseppe non è l’unico a lamentarsi. Anche nella crociera precedente c’erano stati malumori legati ai danni ad un motore e proprio il malfunzionamento sembra sia la causa di un percorso più lento che ha imposto la cancellazione della tappa di Malta. Per alcuni la vicenda è finita qui, per altri finirà in tribunale.