Quando si sveglia la mattina si trova davanti al panorama più bello di Anzio. Il mare delle Grotte di Nerone. ma quando si alza non scende dal letto e non apre la porta di casa o una finestra. Più semplicemente, e drammaticamente, sposta i cartoni con cui si ripara. Lui è Antonio e dorme in una delle grotte del vecchio porto Neroniano, perché non ha un lavoro, non ha una casa e sopravvive grazie alla generosità di alcuni cittadini. “Da quando hanno abbattuto la casa in cui viveva ad Anzio colonia – spiega – le cose sono andate malissimo e sono finito a vivere qui. A pranzo alle volte vado al centro Don Orione, e questo ha migliorato la mia situazione di salute, anche il prete che sta li sta cercando di darmi una mano, ma trova sempre porte chiuse”. Antonio non vuole elemosine. “Sono un bravo idraulico – spiega – so fare il muratore, dipingere, mettere mattonelle. Ma posso fare anche il guardiano notturno o il giardiniere. Vorrei poter lavorare. Sono stato operato a cuore aperto ed ho due valvole – dice ancora – sto aspettando per avere la pensione di invalidità ma sembra che ci voglia una vita. Però posso lavorare e sono una brava persona”. Antonio è stato al comune tante volte, tutti conoscono la sua situazione, ma nessuno muove un dito, a dimostrazione che la politica non riesce a dare risposta alle situazioni di emergenza. “Il sindaco lo sa che sto qui – aggiunge – sono venute anche le forze dell’ordine, mi hanno detto che qui non ci posso stare. Io ho detto ditemi voi dove posso andare. Ho chiesto alla comunità di Sant’Egidio e sono andato ad Aprilia, ma mi hanno detto che non sono residente e che comunque erano al completo”. Oggi qualcuno ha portato ad Antonio coperte e da mangiare per qualche giorno, la speranza è che domani ci vada qualcun altro ma, soprattutto, la speranza è che l’amministrazione comunale intervenga per dare una risposta urgente e immediata per togliere un uomo dalla strada.