E’ stato un vertice a tratti teso quello di questa mattina, ad Anzio, alla scuola di Lavinio mare La Sirenetta. Si tratta della scuola in cui è stato ritrovato un dente in un piatto. Fatto che ha scatenato mille polemiche sul servizio e portato al licenziamento della cuoca da parte della ditta che, tra l’altro, sta valutando misure sanzionatorio anche per la sporzionatrice, che non si è accorta di una presenza “ingombrante” nel piatto. L’assessore Laura Nolfi si è scusata per non essere potuta venire il giorno stesso dell’episodio (era fuori città) e ha specificato che seguendo il giusto iter, dopo la comunicazione al comune si sarebbe dovuta chiamare la Asl (proprio la Asl, avvertita comunque dalle maestre, non ha dato la disponibilità a ritirare il piatto incriminato). La Nolfi ha voluto tranquillizzare le mamme sulla qualità dei prodotti lavorati dalla ditta (spesso Bio e di prima scelta) e sull’iter di preparazione. “I problemi riscontrati – ha detto – sono tutti imputabili ad errore umano. Porzioni piccole, capelli, questioni che hanno che fare con i dipendenti. Non alla lavorazione o alla qualità del cibo. Questo evento è gravissimo – ha detto l’assessore – l’azienda si scusa per quanto è accaduto. Si è parlato di licenziamento, ma mi sembra una misura eccessiva. Certo è che si tratta di un errore che non è scusabile”. Poi la Nolfi si è lasciata andare ad alcune considerazioni. “I sistemi di controllo funzionano – ha detto – anche se ci sono questioni da chiarire. La nutrizionista ha un vincolo di segretezza sulle sue ispezioni, ma io leggo valutazioni ovunque. Poi sarà un caso, ma sempre la nutrizionista era presente ad ogni incidente che è stato registrato e segnalato. Ora faremo delle valutazioni, ma posso garantire che la pulizia e la sicurezza sono rispettati”.
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