Si preannuncia una vera mobilitazione da parte dei genitori dei bambini delle scuole di Anzio, per protestare contro il licenziamento della cuoca che la scorsa settimana ha perso una protesi dentaria dentro uno dei piatti serviti in classe e che per questo è stata licenziata. Le lamentele infinite sul servizio mensa, infatti, riguardano la preparazione e la qualità dei pasti (anche la quantità visto le micro porzioni servite) non certo quello che è stato un errore certo, ma non tale da meritare il licenziamento. “Prima di licenziare qualcuno ci sono altro passi da fare – spiega uno dei genitori – magari un richiamo, anche una sospensione volendo, ma il licenziamento è una misura eccessiva e assurdamente punitiva”. “Chi paga per le cotolette verdi? – chiede un altro – era ovvio che alla fine a pagare sarebbe stata una persona che magari doveva stare più attenta ma che non è certamente responsabile del pessimo servizio offerto”. Alcuni genitori, per contestare il licenziamento della cuoca, si sono dati appuntamento domani alle 12 sotto il comune. Per il ritrovamento della protesi nel piatto, lo ricordiamo, il comune ha imposto una multa alla ditta che ha in appalto il servizio mense.