L’Esercito promuove la scelta di un giovane residente ad Anzio che ha deciso di intraprendere la carriera militare già da giovanissimo, entrando a far parte della Scuola Militare Nunziatella dell’Esercito.
Il giovane concittadino si chiama Leonardo Nisi e si trova già presso la Scuola Militaree ha prestato giuramento di fedeltà alla Repubblica Italiana sabato 16 novembre.
L’Esercito Italiano, mediante un concorso pubblico bandito annualmente, offre la possibilità a tutti i ragazzi e le ragazze che abbiano concluso con esito positivo il secondo anno dei licei classico e scientifico di proseguire il triennio di studi presso i licei militari. Uno di questi istituti è la Scuola Militare “Nunziatella”, che da oltre due secoli, si conferma un polo formativo d’eccellenza, si distingue per un approccio integrato che garantisce elevati standard in ambito didattico, allenamento sportivo e formazione militare, preparando gli allievi non solo per il mondo universitario e una futura carriera nelle Forze Armate, ma anche per affrontare qualsiasi settore professionale. Inoltre, la Nunziatella promuove valori fondamentali come disciplina, responsabilità, coraggio, generosità e senso del dovere, con l’intento di formare futuri leader, civili e militari, capaci di applicare tali valori nel servizio alla Nazione.
Di seguito l’intervista all’Allievo Leonardo Nisi
Mi chiamo Leonardo Nisi, sono nato a Roma ed abito ad Anzio. Ho 16 anni e la mia famiglia è composta da papà Stefano, mamma Rosalba e mio fratello maggiore Claudio. Ho studiato al Liceo Scientifico Innocenzo XII di Anzio in cui ho da subito stretto molte amicizie e attualmente frequento lo stesso indirizzo alla Scuola Militare Nunziatella. Mi piace praticare sport, soprattutto basket, e ho una particolare predisposizione per le attrezzature tecnologiche.
Qual è stata la sfida più grande che hai dovuto affrontare per superare le prove d’ingresso e guadagnarti un posto alla Scuola Militare Nunziatella?
Le prove per entrare alla Scuola Militare Nunziatella mi sono state sempre presentate come qualcosa di “impossibile” da superare ed è stato questo il motivo che mi ha spinto a volerci provare perché amo le sfide. Tra le prove fisiche ricordo di aver trovato maggiore difficoltà nel salto in alto perché non conoscevo la tecnica, mentre i test di preselezione hanno richiesto uno periodo di studi che mi ha portato a dover sapere alcuni argomenti che non conoscevo. Nonostante il tanto studio e l’attività sportiva sono stato particolarmente motivato dalla mia famiglia che mi ha permesso di partecipare al concorso nella modalità migliore.
Cosa significa per te giurare fedeltà alla Repubblica davanti ai tuoi cari e di fianco ai tuoi compagni di corso? Quali emozioni stai provando in questo momento?
Essere fedeli alla Repubblica e osservarne la Costituzione e le leggi sono doveri di ogni cittadino; pertanto, il giuramento di fianco ai miei compagni di corso, rappresenta una conferma degli impegni che dichiaro di adempiere con disciplina ed onore. I valori che la scuola Nunziatella mi sta permettendo di conoscere attraverso numerose lezioni e conferenze extrascolastiche, mi fanno sentire orgoglioso di far parte di questa scuola e dell’Esercito.
Quali sono state le maggiori difficoltà nell’adattarsi alla nuova vita?
Le mia più grande difficoltà all’inizio è stata ricercare una guida e ricreare un gruppo di amici su cui poter contare. Fortunatamente, con il passare dei giorni, grazie alle dinamiche e alle tradizioni secolari di questo istituto militare sono riuscito insieme ai miei colleghi di corso a formare un gruppo forte e unito che considero ormai come una seconda famiglia. Un’altra difficoltà importante consiste nella lontananza da casa: la nostalgia è sempre stata il vero scoglio che ho dovuto imparare a superare fino a quando il senso di appartenenza alla compagnia mi ha aiutato ad affrontare questo sentimento.
Qual è l’aspetto più bello della vita alla Nunziatella? Cosa vi unisce maggiormente ai vostri compagni di corso?
Lo spirito di squadra, l’aiutarsi l’un l’altro di fronte alle difficoltà, sentirsi utile nel poter aiutare un compagno che ha bisogno di supporto, sono tutti aspetti che mi aiutano a vedere il bello anche nei momenti difficili. Oltre al comune percorso che stiamo facendo, lo spirito di corpo ci porterà a superare tutte le difficoltà e a mantenere per sempre uno splendido ricordo di questa esperienza di vita.
Quali consigli daresti ai ragazzi che sognano di entrare alla Nunziatella?
Quando si entra per la prima volta alla Nunziatella non si ha consapevolezza di ciò che ti aspetta. Mio nonno mi raccontava delle difficoltà che ha incontrato quando ha fatto il servizio militare a Bolzano. Ho capito, grazie all’aiuto degli istruttori e degli anziani, che non sono i problemi a fermarci, ma la nostra determinazione: finché manterremo forte in noi la volontà di trovare la soluzione ai problemi che la vita ci pone, riusciremo ad andare avanti, forti della consapevolezza delle nostre capacità.
Qual è il momento che ricorderai per sempre di questi primi mesi alla Nunziatella?
Il momento che ricorderò per sempre è il primo giorno di scuola. Un’ esperienza unica e molto faticosa che a mio parere ha permesso a me e i miei colleghi di iniziare a legare per affrontare una nuova e unica realtà che nessuno avrebbe mai potuto immaginare. La prima corsa, il primo pranzo, i primi errori e persino la prima notte che ha cementato per sempre il legame fra me e tutti i compagni che hanno deciso (chi prima e chi dopo) di varcare le porte di questa prestigiosa scuola.